«C’è un proiettile che vedo arrivare nella mia mente ogni volta che attraverso una strada della morte, sfrecciando su un mezzo o attraversando di corsa una via della città vecchia. Ora muoio, dico. Ma poi non succede».
Un romanzo complesso e introspettivo, il racconto di una guerra logorante e dolorosa, vissuta in prima persona dal giornalista e reporter Cristiano Tinazzi, protagonista del libro “Tutto questo dolore”, in uscita l’8 marzo in tutte le librerie. Un romanzo-verità in cui l’autore racconta una guerra violentissima, dove si trova a lottare tra la vita e la morte, in cui si confessa a sé stesso e, attraverso il dolore degli altri – donne e uomini soldato, vedove, bambini e vittime dei bombardamenti indiscriminati – conosce meglio il suo e prova a uscirne.
«Il dolore con il tempo, teoricamente, si attenua e sparisce. Il ricordo invece permane. A volte c’è qualcosa che lo fa riemergere in maniera prepotente: una frase, un oggetto, un film, una canzone. Un odore. Ci sono casi però nei quali l’evento diviene così traumatico da farlo svanire, o renderlo lontano, ovattato, come se fosse successo a qualcun altro. Rimane nelle pieghe del nostro cuore, anche se noi non lo sentiamo. E poi ci stronca, all’improvviso»
Il volume è il racconto di una duplice guerra, quella dell’autore, che l’ha vissuta in prima linea, e la sua rielaborazione a livello psicologico, possibile grazie alla terapia con il suo analista: guerra sul campo e guerra interiore e personale si alternano tra le righe del suo libro con una scrittura semplice e intrigante. Il trauma, in tutte le sue declinazioni, è il soggetto principale di queste pagine: dal suo nascere al suo declino, fino ad arrivare alla sua cura. Il dolore che sconvolge l’esperienza umana è centrale nel libro.
L’autore è testimone diretto degli orrori che vive e raccontandoli ci offre un’occasione unica per immergerci nelle tante storie di perdita e di resilienza incontrate. Durante il suo viaggio ascolta le storie degli uomini e delle donne incontrati e mentre si prende cura di loro riesce a prendersi cura di sé, dei propri traumi, del proprio bisogno di consolazione.
Un testo potente, senza filtri né censure, a metà tra un romanzo-verità e un reportage letterario, che scava a fondo nell’animo umano e nelle sue debolezze.
Biografia
Cristiano Tinazzi – Classe 1972, giornalista freelance specializzato in aree di guerra e di crisi. È stato in Libano, Iraq, Siria, Afghanistan, Libia, Sud Sudan, Filippine e Ruanda. Ha seguito le Primavere arabe in Tunisia ed Egitto e le rotte dei migranti da Africa e Medio Oriente verso il Mediterraneo. È stato tra i primi giornalisti italiani ad arrivare in Ucraina per raccontare l’avvio dell’invasione russa. Ogni anno organizza il War Reporting Training Camp per aspiranti giornalisti in aree di guerra. Oggi lavora con La7, Rete4, Radio Televisione Svizzera, Il Messaggero e TV2000. Questo reportage letterario è la sua prima opera.