“L’Ambasciata della Repubblica di Polonia ha accolto con profondo sgomento la notizia relativa all’atto di vandalismo che ha colpito il monumento a Giovanni Paolo II situato davanti alla stazione Termini a Roma”: è quanto si legge in una nota diffusa dalla sede diplomatica, che prosegue, “Karol Wojtyła non era soltanto la guida della Chiesa cattolica, ma soprattutto un uomo profondamente impegnato nella causa della pace, del dialogo e della dignità umana. Le sue azioni avevano una portata universale – si appellava alle coscienze dei leader e dei popoli, schierandosi sempre dalla parte della riconciliazione e della solidarietà. Si è distinto in particolare come instancabile promotore della pace in Medio Oriente. Giovanni Paolo II non ha mai cessato di lanciare appelli al dialogo e a soluzioni pacifiche – sia verso la comunità internazionale, sia nei confronti del popolo palestinese. La profanazione della sua immagine – si legge ancora nel testo – è dunque un atto particolarmente doloroso e incomprensibile – un attacco a un simbolo di pace, riconciliazione e valori universali. L’Ambasciata della Repubblica di Polonia – termina la nota – ringrazia le autorità della città di Roma per la pronta reazione e per le misure adottate al fine di ripristinare il monumento”.