Ventiquattro anni dopo il 24 settembre del ’98, Santa Sede e Repubblica del Kazakhstan rimodulano i termini del loro precedente Accordo firmato in Vaticano. Dei precedenti 15 articoli che costituivano il vecchio documento è l’articolo 2 – informa la Sala Stampa vaticana – a uscire rafforzato poiché, si legge, dandone “più ampia attuazione” facilita “la concessione dei visti e dei permessi di soggiorno al personale ecclesiastico e religioso proveniente dall’estero e impegnato nella cura pastorale dei fedeli cattolici in Kazakhstan”.
L’accordo, precisa la nota vaticana, è stato siglato a Nur-Sultan dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e per parte della Repubblica del Kazakhstan, dal vice primo ministro e ministro degli Esteri Mukhtar Tileuberdi. Si compone di un Preambolo e di otto paragrafi, con i quali si consolidano “ulteriormente i vincoli di amicizia e di collaborazione già esistenti tra le due Parti”.