L’incedere è quello del capo, l’occhio è quello di chi scruta bene il suo interlocutore, la battuta sempre pronta, con tanto di sarcasmo e ironia: Roberto Schiavone di Favignana, Presidente di Universo Humanitas, è orgoglioso di quello che ha creato, e non lo nasconde. Il suo ufficio sembra un museo, con tanto di onorificenze, targhe e premi da mezzo mondo. “Quella me la fece avere l’Ambasciatore del Congo, una storia simpatica, poi c’è questa con il Papa, e quest’altra ancora”. Il tempo scorre così piacevolmente, i racconti sono innumerevoli, interrotti di tanto in tanto dal personale, che si approccia al Presidente con grande rispetto e stima. Vuoi per un saluto, vuoi per una firma, vuoi per un permesso.
“Universo Humanitas è una missione nata 42 anni fa – ci spiega – il nome deriva dal fatto che abbiamo voluto mettere all’interno di un grande contenitore, un vero e proprio Universo, tutte le strutture costruite in Italia e all’estero per essere vicini a chi soffre. Raggruppiamo tante associazioni, e così riusciamo ad essere ancora più efficienti nel finalizzare i nostri sforzi ovunque. Faccio un esempio, pochi giorni fa al porto di Monrovia, in Liberia, è arrivato il nostro carico di aiuti composto da tre milioni di mascherine e un’ambulanza 4×4 polifunzionale, richiesta dal Presidente come mezzo per poter raggiungere villaggi, spesso isolati, per poter fare prevenzione fuori dall’ospedale della Capitale, costituendo un ambulatorio capace di andare in soccorso a persone che oggi, pur avendo patologie, non si curano soprattutto per difficoltà logistiche”.
Prossimi impegni?
“Ora stiamo portando avanti un progetto molto bello con la Moldavia, in questi giorni abbiamo ospitato un deputato del Paese, inviato dal Ministro a Salerno per parlarne. Il tema è che questo Stato, vicino all’Ucraina, sta avendo problemi nell’accoglienza di tantissimi disabili che necessitano di protesi. Il nostro delegato per i Paesi dell’Est è già attivo, io a settembre sarò sul posto, posso comunque già anticipare che apriremo una sede in loco, che nascerà sulla base di un protocollo di intesa con il Governo moldavo, che prevede fra l’altro anche la costituzione di ambulatori mobili nei centri più piccoli per anziani e persone svantaggiate”.
Il pensiero torna sempre all’Ucraina…
“La missione principale nel passato più recente l’abbiamo organizzata proprio in Ucraina, donando prima medicine e beni di prima necessità all’ospedale di Leopoli, poi raggiungendo l’Ambasciata italiana a Kiev, dove abbiamo consegnato ulteriore materiale sanitario. Per abitudine andiamo noi personalmente sul posto, purtoppo quando si parla di aiuti c’è da fare sempre attenzione”.
In quali Paesi è più attiva Humanitas?
“Numerosi. Al momento abbiamo in cantiere un progetto legato al Marocco, i camper di Humanitas, nel corso degli anni sono stati in Senegal, dove abbiamo costruito un piccolo avamposto di primo soccorso in piena campagna dando in dotazione allo stesso due ambulanze per raggiungere l’ospedale di Dakar, in Etiopia siamo stati al fianco delle suore italiane di Bergamo, anche in questo caso donando ambulanze per assistere le donne che per partorire devono raggiungere ospedali spesso lontanissimi, poi ancora Costa Rica, Perù, e via dicendo. Io personalmente sono stato in Honduras almeno 10 volte, a stretto contatto con molti poveri, occupandomi in particolar modo dei centri montani, nei quali non esistono strutture sanitarie”.
Cosa c’è nel futuro di Universo Humanitas?
“In questi giorni abbiamo iniziato una collaborazione con la Base Nato in Campania che ci rende orgogliosi. Posso dire che non restiamo mai indifferenti a richieste d’aiuto, quando possiamo, cerchiamo sempre di attivarci per i più bisognosi. Siamo nati proprio per questo, è questa la nostra missione. Invito tutti i diplomatici che pensano che in qualunque modo possiamo essere utili a venire a Salerno a conoscere da vicino la nostra realtà. Da Presidente, lasciamtemelo dire, ho la soddisfazione di aver creato un modello che funziona. Oggi non è facile”.
Piena fiducia al presidente,le sue scelte sono le nostre.
Bravo Roberto, sempre in prima linea. Ad majora!
Bravissimo!!!
Bravo Presidente per l’impegno serio e professionale.
Grazie