“Un solenne gesto di pace e di democrazia dal rilevante significato istituzionale”: gli organizzatori del Progetto Internazionale Anita Fidelis definiscono così l’evento in programma domani mattina a Roma, alle ore 11, in un luogo simbolo del Risorgimento come il Gianicolo, dove numerose Autorità, assieme alle Ambasciate di Brasile, San Marino e Uruguay, assisteranno alla piantumazione di un ibrido originale della Rosa di Anita, creato e dedicato all’eroina dall’esperto Giulio Pantoli.
La rosa di “Anita Garibaldi” diverrà così simbolo planetario di pace, diritti umani, libertà, inclusione e lotta contro la violenza di genere.
“In un tempo in cui l’umanità è chiamata a rispettare valori etici, democratici e solidali, in un mondo segnato da ingiustizie, guerre inutili e scelte discutibili che pregiudicano la stabilità e la dignità umana – si legge in una nota – la giornata organizzata dal Centro Studi Olim Flaminia di Cesena vuole essere un messaggio di speranza e impegno condiviso per un futuro migliore, più giusto e sereno”.
L’iniziativa ha ricevuto la lode ufficiale del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ne ha sottolineato la rilevanza morale e sociale definendola “di particolare valore e significato per l’Ente e per la comunità metropolitana di Roma”.
All’evento saranno presenti la contessa Costanza Ravizza Garibaldi, discendente di Anita e Giuseppe Garibaldi, che nel pomeriggio di sabato ha accolto diversi ospiti presso la tenuta di Menotti Garibaldi, a Carano, per una visita alla Casa-Museo di Menotti e al Mausoleo della famiglia Garibaldi, visitato per la prima volta da un Ambasciatore del Brasile: Renato Mosca.

La rosa di Anita in passato, peraltro, ha trovato dimora anche nell’incantevole giardino pensile dell’Ambasciata del Brasile, in piazza Navona, a Roma, a suggellare il patto di amicizia, osservanza dei valori democratici, e, soprattutto il rispetto della figura femminile. Anita Garibaldi lasciò Laguna, nello Stato di Santa Catarina dove era nata, per seguire, fino alla morte, gli ideali e le lotte del suo Giuseppe.
Un esemplare della rosa sarà poi piantato sabato 30 agosto, presso un’aiuola della Biblioteca Malatestiana di Cesena dove è in programma anche il convegno “Giuseppe e Anita Garibaldi, dal Brasile alla Romagna”.
