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Prosegue il Programma dell’Anno Culturale Romania-Italia 2026 con un Recital al Teatro alla Scala di Milano

Redazione by Redazione
5 Dicembre 2025
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Prosegue il Programma dell’Anno Culturale Romania-Italia 2026 con un Recital al Teatro alla Scala di Milano
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Mercoledì scorso ha avuto luogo un recital speciale dei solisti dell’Opera Nazionale di Bucarest, tenutosi nel prestigioso Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala di Milano.

Il concerto, incluso nel programma dell’Anno Culturale Romania–Italia 2026, ha visto protagonisti il soprano Iulia Isaev, il baritono Alexandru Constantin e la pianista Liana Mareș.

Il repertorio proposto ha offerto al pubblico una selezione raffinata di opere appartenenti tanto a compositori romeni quanto italiani, in una sintesi armonica di stili ed emozioni che ha fedelmente rispecchiato il profondo legame culturale intercorrente tra le due Nazioni.

In apertura dell’evento, l’Ambasciatrice Gabriela Dancău ha voluto sottolineare la lunga tradizione della presenza di artisti romeni sul palcoscenico del Teatro alla Scala, rievocando la figura emblematica di Hariclea Darclée, la celebre soprano romena che debuttò nel dicembre del 1890.

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha evidenziato le proficue relazioni economiche tra Romania e Italia e ha espresso vivo apprezzamento per l’integrazione esemplare della comunità romena in Lombardia, definendola “un fattore essenziale di sviluppo per la Regione”.

Il Presidente della Commissione Cultura del Comune di Milano, Luca Costamagna, ha lodato il ricco interscambio culturale tra i due Paesi e ha rimarcato l’importanza della collaborazione nel settore artistico per il consolidamento dei vincoli bilaterali.

L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata di Romania in Italia, in partenariato con il Consolato Generale di Romania a Milano e l’Opera Nazionale di Bucarest.

Il recital è stato accolto con entusiasmo dal numeroso pubblico, composto da rappresentanti delle autorità locali, del corpo diplomatico e culturale, nonché della comunità romena della Regione Lombardia, confermando ancora una volta la forza espressiva della musica quale linguaggio universale e ponte tra le Nazioni.

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