Giunto alla nona edizione, il “Premio letterario nazionale Amerigo delle Quattro Libertà” è un importante riconoscimento tributato alle opere letterarie che si ispirano alle Libertà di Opinione e di Religione, dal Bisogno e dalla Paura, citate dal Presidente Franklin Delano Roosevelt nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 6 gennaio 1941 (noto come “Discorso delle Quattro Libertà”).
Aperta dai saluti del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, nel corso della cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, il coordinatore del Chapter Milano e Nord Italia di Amerigo Marco Marturano, il Segretario dell’Associazione Consiglieri Regionali della Lombardia Alessandro Patelli, la Vicepresidente di Amerigo Silvia Minardi, il Coordinatore dei Premi Amerigo Michele Ricceri, il Presidente di Italia Nostra e Coordinatore del Chapter Università e Ricerca Edoardo Croci e la dottoressa Mantovani della LOCMAN, partner storico dei Premi Amerigo.
Successivamente, nel suo intervento, il Presidente Nazionale di Amerigo Edoardo Imperiale ha ricordato la mission dell’Associazione volta a “tenere viva l’attenzione sulle “Quattro Libertà” citate da Roosvelt non solo attraverso il Premio, ma anche grazie a numerose altre iniziative intraprese.
I VINCITORI
Il premio “Libertà di opinione” è stato assegnato a “La modernità malintesa” (Marsilio Editori) di Giuseppe Lupo, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica di Milano, che mette al centro l’homo faber, capace di progettare e controllare il futuro.
Al volume “Le favole del comunismo” (Marsilio Editori) di Anita Likmeta, che racconta la vita degli abitanti del Paese delle Aquile durante il regime di Enver Hoxha e Ramiz Alia, tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, è andato il Premio “Libertà dal bisogno”.
Il premio “Libertà dalla paura” è stato assegnato al libro reportage di Cecilia Sala “L’incendio” (edito da Mondadori) che racconta tre scenari di guerra e di crisi internazionale: l’Iran dopo l’uccisione di Mahsa Amini (settembre 2022), l’Ucraina con l’invasione russa (febbraio 2022) e l’Afghanistan con il ritorno al potere dei Talebani (agosto 2021).
Infine, il “Premio speciale” è andato quest’anno a Sebastiano Maffettone, docente alla Luiss di Roma, per “Il nostro tempo con il pensiero” (Mimesis Edizioni), che interpreta il mondo contemporaneo con la consapevolezza che, per capire il presente, occorre costruire un nuovo modo di pensare.