“Io non devo commentare i premi che danno al ministro Salvini. La posizione ufficiale del governo è quella espressa ieri attraverso la firma di un documento al quale hanno aderito altri 27 Paesi, quindi immediata cessazione delle attività belliche e immediata liberazione, senza condizioni, degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Questo è uno strumento fondamentale per arrivare al cessate il fuoco. Noi abbiamo detto in modo molto chiaro come la pensiamo, inutile ripetere. Il documento è stato firmato ieri e parla in maniera chiara”. Lo ha dichiarato il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani al Senato, commentando l’assegnazione del premio Italia-Israele al leder della lega Matteo Salvini.
A consegnare il riconoscimento al leader della Lega è stato Jonathan Peled, ambasciatore di Israele a Roma, nel corso di una cerimonia alla sala del Cenacolo a Montecitorio, il quale ha elogiato Salvini per “il coraggio di assumere pubblicamente delle posizioni coraggiose e spesso di rottura, delle quali oggi più che che mai c’è particolarmente bisogno”.
“Ne sono onorato”, ha detto il leader della Lega, “non è un premio comodo. Però è troppo facile essere amici solo quando ti giri e sei pieno di amici. Più difficile rimanere amici quando altri sentieri si stanno aprendo”.