La Presidente della Confederazione Svizzera Viola Amherd ha partecipato oggi alla cerimonia di giuramento delle nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia in Vaticano e ha avuto colloqui con Papa Francesco. Al centro delle discussioni con il Santo Padre soprattutto la guerra civile in Sudan e l’impegno comune per il diritto umanitario internazionale e contro la pena di morte.
Facevano parte della delegazione della Confederazione svizzera, guidata dalla presidente della Confederazione Viola Amherd, il Presidente del Consiglio Nazionale Eric Nussbaumer e la Presidente del Consiglio degli Stati, Brigitte Eva Herzog, oltre alle Ambasciatrici elvetiche S.E. Monika Schmutz Kirgoz, accreditata in Italia, e S.E. Manuela Leimgruber, accreditata presso la Santa Sede. Inoltre, il capo dell’Esercito era rappresentato dal Brigadiere Jacques Frédéric Rüdin, vice capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ed era presente il rappresentante della Conferenza Episcopale svizzera, il presidente monsignor Felix Gmür, vescovo di Basilea.
Il giuramento delle nuove reclute è avvenuto sulla bandiera del Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie e alla presenza del rappresentante del Santo Padre, monsignor Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
La delegazione del cantone ospitante di quest’anno, Basilea Campagna, era guidata dalla presidente del governo cantonale, Monica Gschwind.
La Guardia Svizzera Pontificia è stata fondata nel 1506 da Papa Giulio II, è al servizio del Santo Padre e presta servizi d’onore e di sicurezza. Il giuramento delle nuove guardie svizzere ha luogo, come da tradizione, il 6 maggio, in commemorazione dei 147 soldati caduti durante il Sacco di Roma nel 1527.
A prestare giuramento nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico in Vaticano quest’anno sono state 34 nuove reclute provenienti da tutta la Svizzera.