Nel cuore di Piazza Navona, uno dei luoghi più iconici di Roma, sono ufficialmente iniziati i lavori di restauro del maestoso Palazzo Pamphilj, sede dell’Ambasciata del Brasile in Italia. L’edificio, gioiello del barocco romano e patrimonio del governo brasiliano, si prepara a vivere mesi di intensa attività conservativa, con l’obiettivo di preservare e valorizzare la sua straordinaria eredità artistica e architettonica.
Costruito nel XVII secolo per volere della famiglia Pamphilj, il palazzo è un capolavoro che intreccia arte, storia e diplomazia. All’ingresso, lo stemma di Papa Innocenzo X Pamphilj accoglie i visitatori con i suoi simboli: il giglio e la colomba con il ramo d’ulivo, emblemi di pace e nobiltà.
Uno degli ambienti più affascinanti è la Sala dei Busti, che custodisce una collezione ottocentesca di statue raffiguranti figure storiche come Marco Aurelio, Traiano, Augusto, Adriano, Settimio Severo, Giulio Cesare, Germanico, Socrate e Omero. Al centro della sala, un imponente sarcofago romano del III secolo d.C., scolpito nella pietra, domina lo spazio con la sua solennità.

Il restauro non è solo un intervento tecnico, ma anche un’occasione per raccontare la storia che vive dietro ogni porta del palazzo. L’Ambasciata ha annunciato infatti che nei prossimi mesi condividerà storie, opere e simboli legati al Palazzo Pamphilj, offrendo al pubblico uno sguardo privilegiato su un patrimonio che unisce Brasile e Italia.
Sebbene il palazzo sia temporaneamente chiuso al pubblico, l’iniziativa promette di avvicinare cittadini e appassionati d’arte alla bellezza nascosta di questo luogo.