Questo pomeriggio, intorno alle ore 18, dieci persone aderenti ai movimenti Palestina Libera e Ultima Generazione hanno lanciato vernice rossa contro l’ingresso del Consolato egiziano a Milano; successivamente hanno mostrato uno striscione con scritto Break the siege (“rompere l’assedio”) e attaccato alla recinzione della sede diplomatica foto di palestinesi uccisi nel corso delle operazioni di guerra, condotte da Israele.

Si tratta di un’azione di protesta per chiedere al governo egiziano, nella persona del Console, l’apertura immediata del valico di Rafah per poter portare aiuti alle persone della striscia di Gaza stremate da bombardamenti e carestia.

La popolazione palestinese, bloccata e senza possibilità di fuga, sta affrontando da mesi una grave crisi umanitaria: “I pazienti muoiono per ferite curabili a causa della mancanza di antibiotici. I bambini soffrono di malnutrizione acuta. Senza un cessate il fuoco e ingressi massicci di aiuti, Gaza diventerà un cimitero” spiega l’ONG Medici senza Frontiere.

Al termine dell’azione di protesta otto manifestanti sono stati portati in Questura.