Proficuo incontro nella sede del Consolato del Marocco a Verona tra il Console Onorario del Regno del Marocco in Calabria, Domenico Naccari, ed il Console Generale di Verona Ouafa Zahi, durante il quale si è parlato di integrazione dei cittadini marocchini nelle due regioni, dialogo interculturale, tutela dei minori, gemellaggi e rilascio di documentazione consolare.
I due si sono confrontati anche sulla positiva esperienza dei “Consolati Mobili”, organizzati con successo nelle rispettive aree di competenza: nel caso di Verona ne sono stati già effettuati tre, l’ultimo dei quali il 20 aprile scorso presso gli spazi della Regione Trentino Alto Adige, mentre in Calabria uno, nel Comune di Polistena, il giorno 11 Maggio. Le due iniziative organizzate per andare incontro alle esigenze dei cittadini marocchini residenti nelle Regioni interessate, ma distanti dalle sedi consolari, hanno avuto come scopo quello di evitare lunghi e dispendiosi viaggi. Nei locali messi a disposizione dalle amministrazioni pubbliche italiane è stato possibile ritirare o richiedere i documenti. Nel caso di Polistena ne sono stati rilasciati circa 200, a Trento 450.
La Console Zahi ha evidenziato come a Verona quella del Marocco è la prima comunità straniera in termini numerici, con circa 16000 cittadini presenti nel solo capoluogo, 45.000 nell’intero Veneto, comunità ben radicata sul territorio scaligero. Analoga realtà, seppure inferiore in termini numerici (15.000 unità), è presente in Calabria.
I due diplomatici, preso atto della volontà del governo di attuare il c.d. Piano Mattei per l’Africa, hanno manifestato la necessità di sensibilizzare i partner pubblici e privati delle aree di rispettiva competenza per poter realizzare quanto statuito dal governo. In ultimo il Console Naccari ha ricordato il recente patto di gemellaggio culturale siglato tra i Comuni di Vibo Valentia in Calabria e Dakhla in Marocco.
L’incontro si è concluso con la consumazione del tradizionale thè e con l’intesa di organizzare eventi culturali insieme per favorire la conoscenza e l’interazione tra le diverse culture.