Dal 7 dicembre 2025 al 10 gennaio 2026, la Rete delle Grandi Macchine presenterà a Roma, tra gli eventi che chiudono l’Anno Santo, l’installazione multimediale “Machines for Peace. Visioni per il Giubileo della Speranza 2025”. Sarà la Basilica di Santa Maria in Montesanto, Chiesa degli Artisti, in Piazza del Popolo, a ospitare un segmento del progetto internazionale della Rete dedicato ai temi del dialogo, dell’inclusione, dei diritti umani e del valore della diplomazia culturale e della collaborazione internazionale nella costruzione di ponti di pace.
Un viaggio straordinario che, dal 2023, è passato attraverso il Bethlehem Peace Center in Terra Santa, la cappella barocca dell’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia a Praga, l’Istituto Italiano di Cultura e la Biblioteca Nazionale Serba e la Galerie Joseph a Parigi, in occasione dell’Assemblea generale dei 150 Stati che aderiscono alla Convenzione UNESCO 2003. Un circuito che, nel corso del 2026, si arricchirà di nuove tappe che porteranno le feste della Rete e il suo messaggio di pace a Bruxelles, Ginevra, Istanbul e Querétaro, in Messico, per concludersi di nuovo a Bethlehem, il luogo dal quale questa coinvolgente esperienza era partita durante la Pasqua del 2023.
«Una tappa particolarmente importante -dichiara Patrizia Nardi, esperta di patrimonio UNESCO e responsabile del coordinamento tecnico-scientifico d’indirizzo della Rete e del progetto “Machines for Peace”– perché dà valore all’impegno concreto e quotidiano della Rete, finalizzato non soltanto alla salvaguardia del patrimonio culturale che le feste rappresentano, ma anche alla divulgazione di temi più vasti e molto importanti in questo particolare momento storico. Noi parliamo di pace e di dialogo costruttivo, di relazione e di rispetto: i pilastri su cui l’UNESCO si fonda. Temi importanti che ci hanno spinto a creare connessioni fuori dall’ambito nazionale, in zone in cui le macchine da guerra, alle quali le nostre Macchine di pace si contrappongono, continuano a seminare morte e distruzione».
Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, osserva che la Rete delle Grandi Macchine a Spalla è un esempio importante nel panorama degli elementi iscritti alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale UNESCO, soprattutto per l’attività di collaborazione tra gli elementi della Rete e per i progetti di valorizzazione fin qui realizzati: progetti dal respiro internazionale, orientati al dialogo come strumento di pace.
La mostra nella Chiesa degli Artisti presenterà gli “affreschi digitali” di Francesco De Melis, dedicati alle feste della Rete, prodotti dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale nell’ambito di un importante progetto di valorizzazione della Rete delle Grandi Macchine a Spalla, già protagonisti di un altro percorso espositivo realizzato nel 2019-2020 e nel 2023-2024, con tappe in Messico, Italia, Armenia, Bulgaria, Croazia, Cile, Argentina, Spagna e Francia.
In mostra saranno inoltre visibili le suggestioni di “Bethlehem. Visioni in Terra Santa” di Zeno Ruzza, che racconta in immagini l’esperienza della Rete in Palestina; la creatività di Giuseppe Fata, espressa dalle “teste-scultura” del progetto Simulacrum; e gli alberi di ulivo che, dall’evento di Bethlehem, sono parte integrante dell’installazione, curata da OpenLab Company.
L’evento romano gode del patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione – Giubileo 2025 e di quello concesso al progetto internazionale dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Sulla base della Legge 77/2006 del Ministero della Cultura, il progetto viene realizzato dal coordinamento tecnico-scientifico della Rete, con la responsabilità amministrativa del Comune di Viterbo, in sinergia con l’Ufficio UNESCO preposto, in collaborazione e con l’apporto scientifico dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, con la partecipazione della Federazione Nazionale Associazioni e Club per l’UNESCO, del Rotary F.R.A.C.H. Team 1 e di Meraviglia Italiana.
L’allestimento è stato sviluppato in sinergia con il Rettorato della Basilica di Santa Maria in Montesanto. Il “bosco” degli ulivi è sponsorizzato da Coldiretti.


