Importante riconoscimento per l’Ambasciatore di Romania in Italia Gabriela Dancău che, in occasione della cerimonia di conferimento del Premio Dinu Adameșteanu, domenica scorsa, a Policoro, ha ricevuto un riconoscimento speciale per “le sue encomiabili competenze e professionalità nell’intessere i rapporti con l’Italia e per rappresentare con rinomanza ed onore il nome del Grande Maestro Adameșteanu” nel Bel Paese.
L’Ambasciatrice, nell’occasione, ha voluto dedicare il Premio alla comunità romena in Italia e all’amicizia speciale tra Romania e Italia. Nel suo discorso, la diplomatica, ha evocato la figura iconica del professor Dinu Adameșteanu e l’impatto della sua personalità e del suo lavoro nella regione, ampiamente riconosciuto oggi dalla scuola di archeologia, ma anche i suoi metodi innovativi adottati all’epoca, che hanno contribuito alla trasformazione e allo sviluppo della comunità locale.
“Ritengo che abbiamo il dovere di far conoscere la personalità del grande romeno per il quale la comunità scientifica italiana nutre grande rispetto e stima”, ha sottolineato Gabriela Dancău.
Alla cerimonia hanno partecipato anche Ioana Gheorghiaș, Console Generale di Romania a Bari, che ha rivolto un messaggio al pubblico presente, e Mario Cospito, ex Ambasciatore italiano a Bucarest, nativo di Policoro, che ha trasmesso un commovente videomessaggio. La famiglia Adameșteanu era rappresentata dalla pronipote del maestro Dinu, Cristina Ungureanu.
La cerimonia di premiazione, giunta alla quinta edizione, è stata organizzata dall’Associazione culturale IdealMente, con a capo il suo presidente Francesco Labriola, e dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera e dal Comune di Policoro. Il Premio Dinu Adameșteanu, che si tiene ogni anno a Policoro, onora la memoria dell’archeologo di origine romena e il suo prezioso contributo alla promozione dell’archeologia e della ricerca nell’Italia meridionale.
Dinu Adameșteanu, nato nel distretto di Giurgiu, a Toporu, intraprese gli studi in Romania e li proseguì in Italia, conseguendo nel 1939 una borsa di studio presso l’Accademia di Romania in Roma.
Dopo la presa di potere da parte del regime comunista in Romania, Dinu Adameșteanu si stabilì in Italia, dove, come archeologo, ebbe modo di distinguersi per l’introduzione di tecniche innovative nell’identificazione e nella conservazione del patrimonio storico italiano, in particolare nelle regioni della Sicilia e della Basilicata. Sotto la sua direzione ebbero luogo le campagne di scavo a Metapunto, Policoro e in Sicilia e sempre lui allestì i musei di Policoro (Museo Nazionale della Siritise) e di Melfi (Museo Archeologico Nazionale del Vulture-Melfese). Il museo di Potenza porta oggi il suo nome (Museo Archeologico Nazionale della Basilicata).