Queste le parole dell’Ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, intervistato da Giacomo Gambassi per il quotidiano Avvenire, in merito al quarto incontro fra Zelensky e il Santo Padre, terzo dall’inizio dell’invasione su vasta scala: “Non molti altri leader mondiali hanno avuto l’opportunità di incontrare così spesso il Santo Padre. Direi che si è instaurato un rapporto di fiducia reciproca. E mai abbiamo avuto un livello così significativo di comprensione e interazione», sostiene Yurash, che poi riferisce di cinque liste che Zelensky ha affidato alle mani “vaticane”.
“Il presidente ha chiesto al Papa di continuare a fare tutto il possibile per riportare a casa i nostri concittadini dalla Russia. E, tramite questa ambasciata, ha fatto arrivare alla segreteria di Stato cinque elenchi di nomi: uno dei giornalisti; uno dei civili in condizioni di salute critiche; uno dei militari feriti; uno di ecclesiastici catturati; e naturalmente quello dei bambini. Come ha dichiarato lo stesso Presidente, la Santa Sede è al primo posto in questa nostra attenzione. Non da sola: abbiamo altri partner come il Qatar o il Canada. Ma il suo apporto è fondamentale”.
L’ambasciatore cita il Papa, il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, la rete delle nunziature e la “missione” del cardinale Matteo Zuppi che «nelle scorse settimane, andando a Mosca per la seconda volta, è tornato a parlare con i russi».