L’Ambasciatore britannico, Edward Llewellyn, in collaborazione con Scottish Development International, agenzia governativa che punta a incrementare investimenti e scambi commerciali tra Scozia e mercati esteri, ha aperto le porte della splendida Villa Wolkonsky a oltre 250 ospiti, per una serata interamente dedicata alla Scozia.
Cuore dell’evento, l’anniversario della nascita di Robert Burns, il poeta simbolo dell’orgoglio scozzese, nato nel 1759, la cui fama è seconda solo a William Shakespeare per numero di eventi che ne traggono ispirazione. Ospiti dell’Ambasciatore Llewellyn, figure istituzionali – tra cui gli ambasciatori di Australia e Nuova Zelanda, rispettivamente Julianne Cowley e Jackie Frizelle, e Pablo Murphy, tra i protagonisti di X Factor 2024, cantautore italo-scozzese classe 2003 – la comunità scozzese a Roma, e gli amici della Scozia, tutti accolti in un abbraccio di cultura gaelica tra il classico pattern del tartan e il blu e bianco della bandiera scozzese.
Oltre alle poesie di Robert Burns, protagonista della serata è stata la musica con i suonatori di cornamusa e i balli tradizionali della Scozia. Gli ospiti della serata sono stati accolti da una cornamusa e un tamburo della City of Rome Pipe Band, che li hanno guidati attraverso le sale di rappresentanza della residenza fino alla cerimonia dell’haggis – simbolo della tradizione culinaria scozzese – esibito quale vessillo della serata su un piatto d’argento. La cerimonia si è conclusa con la lettura di Selkirk Grace, tradizionale preghiera scozzese, da parte del Console onorario italiano a Glasgow, Ronnie Convery, e il caratteristico Address to the Haggis, del vice-Ambasciatore britannico David Burton, culminando con il taglio della pietanza.
Novità di quest’anno, la presenza di un prestigioso atelier tessile, produttore di tessuti unici e tradizionali, fra cui il tartan, il tipico tessuto riconosciuto come simbolo della moda Made in Scotland. La designer scozzese Araminta Campbell, che lo scorso anno ha ricevuto direttamente da Re Carlo III l’incarico di ideare il nuovo Hunting Tartan per il Castello di Balmoral, ha inviato, direttamente da Edimburgo, alcuni tra i suoi più esclusivi accessori tessili, realizzati a mano secondo le tecniche di tessitura manuale tradizionale.
A deliziare i palati, i piatti preparati da Dario Pizzetti e Alessio Fosci, chef e sous-chef di Villa Wolkonsky, che hanno ideato un menu in onore della serata. L’haggis, anche in versione vegetariana, è stato accompagnato da un buffet a base di salmone, offerto dal Coln Valley Smokery, e Roast Beef e Scottish Pie, forniti dalla Caledonia Crown.
A farla da padrone sono stati anche i distillati, con il tradizionale whisky scozzese di Fine Spritis, da degustazione e nelle pietanze (Dalmore 12, Jura 16, Lochlea ’Ploughing Edition’, Kilchoman ’Sanaig’ e Cù Bòcan 12), affiancato dal gin scozzese di TekBar (Crafty Distillery – Hills & Harbour Gin, Arbikie distillery – Nàdar Gin, Electric spirits – Achroous Gin, North Uist Distillery – Dawnpour Gin e Lind and Lime Distillery – Lind and Lime Gin). E poi gli scones e i tradizionali Cranachan and Walkers crumble e lo sticky toffee pudding.
Al termine della cena, le cornamuse hanno passato il testimone al trio dei Coughdrops per accompagnare il tradizionale ceilidh – i balli tipici dei festeggiamenti scozzesi. A supporto della ormai numerosa comunità scozzese in Ambasciata, guidata dal Vice-Ambasciatore David Burton, i componenti del Rome Scottish Dancing Group, che hanno coinvolto gli ospiti in piroette e passi sulle note di Loch Ness Monster, Dashing White Sergeant, Strip The Willow e Gay Gordons.
La serata si è conclusa con un brindisi alla Immortal Memory del poeta scozzese, Robert Burns.