Un vero e proprio gioiello architettonico, all’interno del quale geometria e armonia sono interrotte da elementi che creano asimmetria, con un gioco di prospettive diverse all’interno del complesso: quella del Palazzo sul Potomac, straordinaria sede che ospita l’Ambasciata d’Italia a Washington, è una storia che comincia nel 1992, con la competizione indetta per selezionare un architetto italiano di fama, e termina otto anni dopo, nel 2000, con l’inaugurazione, grazie soprattutto all’impeccabile lavoro dell’Ambasciatore Stefano Benazzo, supervisore e responsabile del progetto.
A 25 anni dall’inaugurazione della sua attuale sede, l’Ambasciata d’Italia a Washington ha celebrato ieri gli ideatori del “Palazzo sul Potomac” nel corso di una serata dedicata a Piero Sartogo e all’importanza del ruolo dell’architettura italiana negli Stati Uniti.
L’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, nell’occasione, ha sottolineato come la sede dell’Ambasciata, combinando tradizione e innovazione, “rappresenta al meglio l’identità e i valori dell’Italia, fortemente radicata nella sua storia, ma sempre proiettata verso il futuro. Il nostro atrio – ha spiegato la diplomatica – sempre pieno di luce grazie alla volta di vetro, richiama la piazza italiana: l’edificio progettato da Piero Sartogo nasce infatti come un luogo di lavoro, ma anche come spazio di incontro e scambio di idee, oltre che come mostra permanente del design italiano”.
Dopo i saluti del Direttore degli Affari Internazionali della città di Washington, Anthony Andrews, che ha sottolineato come l’Ambasciata d’Italia impreziosisca Massachusetts Avenue (anche nota come “Embassy Row”), è seguita una conversazione moderata dal fondatore dello studio newyorchese Space4Architecture, Michele Busiri Vici, che ha visto la partecipazione di Paola Antonelli, designer, curatrice del dipartimento di architettura e design del MoMA, Denise Costanzo, professoressa di architettura alla Penn State University, e Nathalie Grenon, architetta e collega di Piero Sartogo.
La serata ha messo in luce alcuni importanti aspetti del lavoro dell’architetto Sartogo, scomparso nel 2023, e dei suoi lavori a Roma, Milano, New York e Washington. Inoltre, sono state ripercorse le tappe principali che vanno dalla progettazione alla realizzazione dell’Ambasciata d’Italia, rimasta praticamente invariata dal giorno dell’apertura. Tappe descritte nel bel volume “Il Palazzo sul Potomac. L’Ambasciata d’Italia a Washington”, curato dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, che illustra la storia, la struttura e gli arredamenti dell’edificio, proponendo anche un ricco archivio fotografico.
Al termine, è stata svelata all’ingresso dell’Ambasciata una targa in onore di Sartogo Architetti Associati e del gruppo di progettazione dell’Ambasciata, composto da Piero Sartogo, Nathalie Grenon e Susanna Nobili.
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