Pino Arlacchi, sociologo di fama internazionale e profondo conoscitore della Cina, nel suo ultimo libro spiega i tre “segreti” che permettono di capire l’eccezionalità del “miracolo cinese”: la spettacolare resurrezione, iniziata con le riforme di Deng Xiaoping nel 1978, che ha portato il gigante asiatico a imporsi come prima potenza economica mondiale e attore centrale del nuovo ordine geopolitico globale. Si tratta di tre grandi fattori poco noti al pubblico occidentale, tre risorse strategiche che hanno reso la Cina ciò che è: il non-espansionismo, legato a una radicata avversione alla guerra e alla violenza; la meritocrazia come strumento di governo; un peculiare modello economico-politico socialista.
Secondo Arlacchi, questa triade è la chiave per comprendere una civiltà millenaria – molto diversa da quella europea nella visione del mondo e nell’assetto delle sue istituzioni –, il cui profilo si è delineato cinquemila anni fa e che da tremila anni si è consolidato in un sistema dotato di straordinaria resilienza. L’arte del buon governo esercitata da un’élite selezionata per merito, refrattaria all’uso della forza e convinta che il mercato sia uno strumento dello Stato e non viceversa, è sopravvissuta all’aggressione occidentale e alla rivoluzione socialista culminata nella nascita della Repubblica Popolare, che ne ha ereditato e rilanciato i principi. Il risultato è la Cina di oggi: un manufatto sociologico complesso e originale, che Pechino definisce “socialismo di mercato con caratteristiche cinesi”. Frutto di una ricerca appassionata lunga una vita, sostenuto da una ricchissima documentazione e dall’esperienza diretta, La Cina spiegata all’Occidente è una lettura essenziale per approfondire la conoscenza della Cina contemporanea, oltre i luoghi comuni e le narrazioni superficiali prevalenti nel discorso occidentale.

Pino Arlacchi. Tra le massime autorità mondiali in tema di sicurezza umana, è noto per libri bestseller come Gli uomini del disonore e Addio Cosa Nostra e per la sua attività pubblica contro i poteri criminali. Professore di Sociologia, ex vicesegretario generale e direttore esecutivo del programma antidroga e anticrimine dell’ONU, è stato collaboratore e amico dei giudici Chinnici, Falcone e Borsellino. Deputato e senatore, parlamentare europeo, è stato tra i maggiori architetti della legislazione antimafia italiana contemporanea e autore delle più recenti strategie contro le mafie, le droghe e il riciclaggio adottate dalle Nazioni Unite. È presidente del Forum internazionale di criminologia e diritto penale, un’associazione di studiosi d’eccellenza provenienti da cinquanta paesi, con sede a Pechino. Vive a Roma, è sopravvissuto a un attentato mafioso e per tredici anni è stato protetto da una scorta di Stato. Tra i suoi libri più recenti: I padroni della finanza mondiale. Lo strapotere che ci minaccia e i contromovimenti che lo combattono (2018), Contro la paura. La violenza diminuisce. I veri pericoli che minacciano la pace mondiale (2020) e Giovanni e io. In prima linea con Falcone contro Andreotti, Cosa Nostra e la mafia di Stato (2022).