Nel quadro delle celebrazioni per i 160 anni di relazioni bilaterali Italia Colombia, il governo italiano ha approvato un progetto di cooperazione a favore del Comune di Cartagena per 3 milioni di euro per recuperare beni di interesse culturale, costruire passerelle per connettere le fortificazioni e rafforzare l’economia popolare.
L’annuncio del progetto è stato dato venerdì scorso, nel Palazzo della Dogana, storica sede della Alcaldia della città caraibica, da Giancarlo Maria Curcio, Ambasciatore d’Italia in Colombia, e Dumek Turbay, sindaco di Cartagena. Previsti interventi da effettuarsi tramite l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per promuovere il turismo nella città, restaurare e modernizzare importanti beni e luoghi di interesse culturale, e rafforzare l’economia popolare.
“In occasione dei 160 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Colombia – ha sottolineato l’Ambasciatore Giancarlo Maria Curcio – l’Ambasciata ha sviluppato importanti attività con le Autorità colombiane durante tutto il 2024. In particolare, nel quadro della cooperazione allo sviluppo, il Governo italiano ha approvato un progetto per valorizzare il patrimonio culturale e storico di Cartagena, le cui mura sono state costruite da un ingegnere italiano, Battista Antonelli, che nel XVII secolo lavorò per la corona spagnola. In questo modo, l’Italia vuole rafforzare il suo impegno verso la Colombia e, in particolare, Cartagena, dando nuova vita alle sue iconiche opere architettoniche e puntando sul turismo sostenibile e comunitario”.
Questa è la cooperazione internazionale più grande concessa da un singolo donante per preservare il patrimonio immateriale di Cartagena e l’infrastruttura culturale, a 40 anni dalla dichiarazione dell’Unesco, e servirà per interventi sulla Cattedrale di Santa Catalina di Alessandria, sulla sua piazza esterna, dove si trova la statua di Giovanni Paolo II, sulla fortificazione di Santa Catalina e sul molo di La Tenaza, per la costruzione di una passerella pedonale parallela alla Murallita del Diablo, e per la costruzione di un ponte elevato tra le fortificazioni di San Ignacio e San Francisco Javier.
Inoltre, i fondi dell’Italia saranno destinati a rafforzare e ordinare l’economia popolare nel Centro Storico, formando e dotando di nuovi arredi 74 artigiani, venditori di frutta e acqua di cocco, così come per la formazione di oltre 3.600 operatori turistici.
“Siamo molto felici di poter contare su questo importante supporto dall’Italia per conservare in modo integrale il patrimonio architettonico e culturale di Cartagena, beneficiando la comunità locale in termini socioeconomici e garantendo la preservazione a lungo termine delle risorse storiche e culturali – ha dichiarato Dumek Turbay, aggiungendo – il nostro turismo, così come sostenibile, deve essere un motore di inclusione socioeconomica per le comunità più vulnerabili”.