Un libro per riflettere, ma anche per analizzare e rivivere l’atmosfera propria del novembre del 1970, quando in Italia la Camera dei deputati stava per approvare una delle norme più tormentate della storia del Paese: la legge sul divorzio. “Indissolubile”, ultimo libro di Alfonso Celotto, avvocato e docente di Diritto Costituzionale, è stato presentato ieri a Roma alla libreria Notebook, a due passi dall’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”.
Il testo racconta le vicissitudini e i tormenti del giovane dott. Ciro Amendola, appena assunto al Ministero, direttamente interessato all’iter parlamentare della legge sul divorzio, a lui molto caro per ragioni familiari e di passione sportiva. A suo tempo, aveva infatti seguito le vicende amorose di Fausto Coppi, che non aveva potuto vivere liberamente la travolgente passione d’Amore con la sua Giulia, la Dama Bianca, soltanto perché erano entrambi sposati.
Moderata da Melissa Mongiardo, la presentazione del romanzo, edito da Mondadori, ha visto anche la straordinaria partecipazione della senatrice Giulia Bongiorno che, con la sua analisi attenta, ha ripercorso le principale tappe della complessa ascesa delle donne nelle Istituzioni italiane.
“L’obiettivo che mi sono posto con questo libro – ha spiegato l’autore, Alfonso Celotto – è quello di avvicinare le persone ai grandi temi giuridici e, proprio per questo, ho preferito un romanzo a un saggio. Alla base del mio lavoro, infatti, c’è soprattutto l’idea di poter raccontare come una singola legge possa cambiare una società. E quella sul divorzio è stata indubbiamente una delle leggi più importanti nella storia della Repubblica Italiana”.
Romanzo a sfondo storico, ambientato nel 1970, a ridosso dell’approvazione della legge sul divorzio, all’interno di “Indissolubile” viene rievocato il clima sociale e politico della settimana decisiva per la votazione finale. In particolare, il libro racconta la vita del dottor Amendola, costretto proprio in quegli anni ad affrontare la vita ministeriale con grandi aspettative, mentre dentro di lui cova un forte malessere: il suo io-profondo, Ciro, si sente infatti solo e spaurito, in un mondo troppo complesso. Le sorprese non mancheranno. Sullo sfondo i palazzi romani, dove i grandi protagonisti della politica si muovono circospetti come in una partita a scacchi, cercando accordi, mediazioni, sferrando attacchi inaspettati. Il dott. Amendola, suo malgrado, si troverà a essere la pedina segreta in un gioco più grande di lui. Nel mezzo dell’avventura professionale, il giovane Ciro vive anche un tormento del cuore: avvicinarsi alla giovane e introversa Serena, studentessa di scienze politiche, oppure all’avvenente e spregiudicata signora Monica, peraltro moglie del suo capo.
“Mi sono divertito – ha detto l’autore – a portare dentro questa storia un ragazzo di Napoli, raccontando di come possa sentirsi spaesato, una volta arrivato al Ministero, al cospetto di un meccanismo molto più grande di lui, la macchina dello Stato, esperimento questo che mi ha permesso di raccontare con occhi leggeri temi molto più pesanti, legati alla vita nelle Istituzioni”.
A cinquant’anni di distanza, Alfonso Celotto rievoca dunque con passione e ironia il clima sociale e politico della settimana decisiva per la votazione finale della legge, ricostruendo con grande accuratezza sia i flebili tentativi dei conservatori sia le ambigue titubanze dei progressisti. Un romanzo sul conformismo e sulla lotta per l’evoluzione sociale, su come un ragazzo perbene possa coltivare la fiducia di incidere sui destini di una Nazione. In definitiva, un libro che racconta come, alla fine, si possa riuscire a mettere ordine in un apparente disordine.
Alfonso Celotto, nato in provincia di Napoli, è avvocato e insegna Diritto costituzionale nell’Università “Roma tre”. Ha lavorato come Capo di gabinetto e Capo Ufficio legislativo di vari ministri. Viene spesso chiamato da giornali, radio e televisioni come esperto di burocrazia e di istituzioni. Attivo su social network e piattaforme digitali per avvicinare soprattutto i giovani alla comprensione e al rispetto della nostra Costituzione.
Tra i suoi libri: Il dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale (Mondadori, 2014), La Corte costituzionale (il Mulino, 2018), È nato prima l’uomo o la carta bollata? (RaiLibri, 2020), L’enigma della successione (Feltrinelli, 2021), Fondata sul lavoro (Mondadori, 2022), La Costituzione presbite (Bompiani, 2022), Sudditi. Diritti e cittadinanza nella società digitale (Giuffrè, 2023).