Al termine dell’udienza generale di oggi, ricordando i sei mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, il Santo Padre ha voluto ricordare Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, che ha annoverato tra le tante vittime del conflitto: “Penso alla ragazza che è volata in aria per una bomba che era sotto un sedile di una macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra. Pensiamo a questa realtà e diciamoci che la guerra è una pazzia” ha detto Papa Francesco, tornato a condannare e deplorare la guerra, chiedendo una immediata cessazione del conflitto in Ucraina.
“Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il rischio di una disastro nucleare a Zaporizhzhia. Porto nel cuore i prigionieri, soprattutto quelli che si trovano in condizioni fragili, e chiedo alle autorità responsabili di adoperarsi per la loro liberazione”.
Fa discutere l’immediato tweet di commento dell’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash, che scrive: “Il discorso di oggi del Papa è stato deludente e mi ha fatto pensare a molte cose: non si può parlare nelle stesse categorie di aggressore e vittima, stupratore e stuprato”.