A colloquio con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, Papa Francesco ha sottolineato come, prima di andare a Kiev, senta di dover andare a Mosca.
Nelle parole del Santo Padre anche la riflessione delle ragioni della guerra e sul “commercio” delle armi che per il Papa resta sempre uno “scandalo” contrastato da pochi. Francesco parla di “un’ira facilitata” forse, dall’“abbaiare della Nato alla porta della Russia” che ha portato il Cremlino a “reagire male e a scatenare il conflitto”. “Non so rispondere, sono troppo lontano, all’interrogativo se sia giusto rifornire gli ucraini – ragiona –. La cosa chiara è che in quella terra si stanno provando le armi. I russi adesso sanno che i carri armati servono a poco e stanno pensando ad altre cose. Le guerre si fanno per questo: per provare le armi che abbiamo prodotto”.