Il Console Onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, l’avvocato Domenico Naccari, nella mattinata odierna si è recato in visita presso il porto di Gioia Tauro dove è stato ricevuto dall’Ammiraglio Andrea Agostinelli, dell’Autorità Portuale Mari Tirreno, Meridionale e Ionio. All’incontro era presente il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio.
Ricco di contenuti il colloquio, che fa seguito a quelli avvenuti a Roma, anche presso l’Ambasciata del Regno del Marocco. L’Ammiraglio Agostinelli ha evidenziato che il Porto di Gioia Tauro rappresenta oggi l’eccellenza della portualità italiana nel Meridione. Si trova nella migliore posizione geostrategica del Mediterraneo, i terminal lavorano egregiamente, e non ha subito contraccolpi rispetto alla crisi del Mar Rosso, vista la sua importanza come scalo, a detta di tutti gli armatori di riferimento, di rilievo mondiale.
Dal canto suo il Console Naccari ha evidenziato che la scelta di Gioia Tauro come sede consolare avente competenza sull’intero territorio regionale da parte delle Autorità marocchine, deriva proprio dalla rilevanza che oggi il porto di Gioia Tauro riveste nel contesto del Mediterraneo e per la numerosissima comunità di cittadini marocchini che vivono e lavorano onestamente nella Piana di Gioia Tauro.
Il Sindaco Aldo Alessio ha manifestato il suo orgoglio per la presenza nella città da lui amministrata di una realtà portuale particolarmente importante per estensione territoriale, con una superficie complessiva di 620 ettari (decimo porto più grande d’Europa ed uno dei più importanti del bacino Mediterraneo) ed anche per la scelta di Gioia Tauro come sede del Consolato del Marocco.
Nell’occasione, il primo cittadino ha inoltre ricordato che Gioia Tauro, storicamente, è stata sede di 12 importanti autorità consolari tra cui quella degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e del Brasile.
Al termine dell’ incontro il Console Naccari ha invitato il sindaco Alessio e l’Ammiraglio Agostinelli in Marocco, a Tangeri, dove ha sede la realtà portuale più importante nel Mediterraneo, per proseguire nel percorso relazionale intrapreso.