Statistiche accessi I Carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria rubata dall’area archeologica di Merida – Gazzetta diplomatica
Gazzetta diplomatica
  • Home
  • News
  • Interviste
  • Curiosità
  • Video
  • Contatti
  • Premio
No Result
View All Result
Gazzetta diplomatica
Home News

I Carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria rubata dall’area archeologica di Merida

Redazione by Redazione
12 Febbraio 2025
in News
0
I Carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria rubata dall’area archeologica di Merida
1
SHARES
9
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

Il Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha restituito ieri a S.E. l’Ambasciatore Miguel Fernández-Palacios Martínez nella sede dell’Ambasciata di Spagna una stele con iscrizione funeraria di età romana, asportata dal Complesso Archeologico di Merida.

L’indagine, che ha consentito il recupero del bene, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Roma e ha avuto origine a seguito di un’attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente, avviata dall’Interpol nel contesto di una Cooperazione Internazionale di Polizia, che segnalava la vendita di un’ara funeraria romana su una nota piattaforma di e-commerce.

Successivamente i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri (RM), hanno proceduto al sequestro del bene custodito presso l’abitazione di un collezionista romano e, con la collaborazione degli esperti funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti, che hanno effettuato una meticolosa analisi epigrafica, hanno appurato che la stele funeraria era indiscutibilmente autentica e di epoca romana, oltre che di rilevante interesse storico archeologico.

Inoltre, le indagini hanno consentito di accertare che il bene risultava asportato illecitamente dal Complesso Archeologico di Merida, dove era stato rinvenuto nel 1994 nel corso di una campagna di scavi regolarmente autorizzata dalle autorità locali, le stesse che ne avevano denunciato il furto presso il Commissariato di Polizia Nazionale il 5 dicembre 2013.

I funzionari del Ministero della Cultura spagnolo hanno richiesto la restituzione del bene archeologico, in quanto pertinente al patrimonio culturale dello Stato.

Il 10 aprile 2024 era stato emesso dal Tribunale di Velletri il relativo decreto di dissequestro e restituzione alle Autorità della Spagna.

Previous Post

Carlo Marsili: “Il mio ricordo più brutto da diplomatico? Forse l’ultimo giorno di lavoro, quando mi sono lasciato alle spalle l’edificio della Farnesina”

Next Post

Il Segretario Fabi Sileoni ricevuto dal Consigliere per gli Affari Finanziari dell’Ambasciata di Germania

Next Post
Il Segretario Fabi Sileoni ricevuto dal Consigliere per gli Affari Finanziari dell’Ambasciata di Germania

Il Segretario Fabi Sileoni ricevuto dal Consigliere per gli Affari Finanziari dell'Ambasciata di Germania

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gazzetta Diplomatica - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Civitavecchia n. 1/2024 - Tutti i diritti riservati - © 2024
info@gazzettadiplomatica.it

No Result
View All Result
  • Home
  • News
  • Interviste
  • Curiosità
  • Video
  • Premio
  • Contatti

© 2022 - Gazzetta Diplomatica