Diego Brasioli, già ambasciatore d’Italia in Romania e in Lussemburgo, è il coautore insieme a Marco Emanuele di un libro appena pubblicato dal titolo “Il tempo nuovo: La sfida della complessità tra nuova globalizzazione e intelligenza artificiale” (Mursia, 2025) nel quale affronta alcune delle problematiche e dei dilemmi legati all’Intelligenza artificiale.
Questa la scheda dell’editore: “Le macchine stanno trasformando il mondo e la corsa all’Intelligenza artificiale costituisce la più recente dimensione della competizione tra Stati, con ripercussioni profonde sugli equilibri globali. La complessità cresce, inesorabilmente. Come si può bilanciare il cammino del progresso, massimizzandone i benefici e riducendone i rischi? Come garantire che l’IA non si sostituisca all’uomo? Su questi temi si interrogano Diego Brasioli e Marco Emanuele, che cercano di trovare risposte concrete – rivendicando il ruolo del multilateralismo, di una diplomazia umanista e del pensiero complesso – che consentano di navigare nel burrascoso mare della nuova globalizzazione”.

Diego Brasioli, Marco Emanuele, Il tempo nuovo: La sfida della complessità tra nuova globalizzazione e intelligenza artificiale, Mursia, Milano, pp. 192, € 17,00.
Diego Brasioli è un diplomatico di carriera, già ambasciatore d’Italia in Romania e Lussemburgo. Presso la Farnesina si occupa di innovazione tecnologica e sicurezza cibernetica. Studioso di relazioni internazionali nell’era post-digitale, è tra i curatori del Routledge Handbook of Artificial Intelligence and International Relations (2025). Con Mursia ha pubblicato Il caffè di Tamer e Le stelle di Babilonia.
Marco Emanuele, esponente della scuola del pensiero complesso, è Senior Researcher presso l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (PAM). Saggista e docente universitario, è tra gli autori del Routledge Handbook of Artificial Intelligence and International Relations. Studia il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Mauro Ceruti, Raimon Panikkar. Ha fondato la piattaforma di informazione e analisi geostrategica The Global Eye.
Recensione a cura dell’Amb. Stefano Baldi

