Con la collaborazione dell’IRCAM di Parigi, centro d’eccellenza internazionale nel campo della ricerca acustica e musicale legato a Centre Pompidou e un team di ingegneri del suono, Bill Fontana ha registrato le vibrazioni del Campanone, rendendole udibili tramite un sistema di 12 altoparlanti di ultima generazione collocati nel portico di San Pietro.
L’installazione, intitolata The Silent Echoes of a Great Sound Sculpture, restituisce ogni sfumatura e sottigliezza, trasformando la campana in una “scultura sonora” che comunica pace e speranza.
Giovedì scorso, al MAXXI di Roma, si è tenuto un incontro per presentare non solo il Progetto ma anche il libro che racconta l’installazione di Fontana nel cuore della Cristianità.

Il volume include una galleria fotografica a opera dell’artista e i contributi dei curatori Umberto Vattani e Valentino Catricalà, e di Davide Silvioli e Luca Bagnoli.
Dopo i saluti istituzionali di Maria Emanuela Bruni, Presidente della Fondazione MAXXI, José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e Massimo Bray, Direttore Generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, il Progetto è stato presentato da Umberto Vattani, Presidente Venice International University.
A seguire gli interventi dello scrittore Cesare Biasini Selvaggi, Valentino Catricalà co-curatore del progetto e Monia Trombetta, Direttore ad interim MAXXI Arte.

L’evento, che ha rappresentato anche un’occasione per riallestire nella piazza del MAXXI l’installazione sonora di Bill Fontana Sonic Mappings (2014), è stato organizzato in collaborazione con Venice International University, Enel, Gruppo FS Italiane, Meyer Sound, Treccani.
Un progetto davvero interessante e innovativo.
Ha scaturito un suono magico quasi zen