La Sala della Cattedrale Cattolica di Stoccolma ha ospitato domenica scorsa il racconto dei 4 decenni di attività giornalistica di Emilio Buttaro.
L’iniziativa dal titolo “Incontri speciali in 40 anni di Bel Paese” è stata organizzata dal Com.It.Es della capitale svedese e dalla Missione Cattolica Italiana.
“Siamo molto lieti dare il benvenuto nella capitale del Nord Europa ad Emilio Buttaro, giornalista molto vicino agli italiani che vivono oltre confine” – ha detto in apertura Annalisa Spinelli attivissima vice presidente del Comitato degli Italiani all’Estero di Stoccolma.
Il cronista ha raccontato aneddoti e retroscena delle interviste realizzate ai grandi dello spettacolo e dello sport soffermandosi su alcuni personaggi simbolo della tradizione e del costume italiano.
Vincenzo Procopio, componente del Com.It.Es di Stoccolma ha condotto l’incontro in maniera brillante, coinvolgendo con garbo e simpatia i numerosi presenti.
Non sono mancate le emozioni quando Buttaro ha ricordato i suoi incontri con Raffaella Carrà, Mike Bongiorno, Fabrizio De André, Luciano Pavarotti, Toto Cutugno, Maradona e Pelè.
L’esposizione del giornalista ha catturato l’attenzione della comunità italiana ma anche di diversi svedesi innamorati del Bel Paese presenti all’incontro. Immancabile l’applauso del pubblico alla fine di ogni aneddoto o racconto di Buttaro.
Particolarmente apprezzato il fuori programma che ha visto protagonista Eddie Oliva, artista popolarissimo in Svezia e ambasciatore della musica italiana nel mondo. Il cantante si è esibito sulle note di “Nel blu dipinto di blu”, coinvolgendo nel modo migliore tutti i presenti.
Prima dei saluti finali Buttaro è stato omaggiato con la pubblicazione dal titolo “Cento anni di memoria – Gli italiani raccontano”, scritto in italiano e in svedese. Manlio Palocci, professionista che vive da tempo a Stoccolma e presidente dell’associazione etnica più antica in Svezia ha consegnato il libro al giornalista.
“Non mi sarei mai immaginato – ha concluso Buttaro – di raccontare un giorno i miei incontri speciali anche in uno dei luoghi più incantevoli d’Europa e direi anche del mondo”. E alla fine applausi, sorrisi e foto sulle note di alcune canzoni simbolo del Bel Paese.