Grazie alla disponibilità dei figli dell’Amb. Mario Luciolli, è stato realizzato uno straordinario documento video di grande interesse per la storia diplomatica che è ora liberamente a disposizione su YouTube.
Si tratta del documentario “I filmati di Mario Luciolli (1964-1984)” recentemente realizzato dal nipote Nicolas Thau, consultabile al seguente link: https://youtu.be/JhQ1DH5HNQA

Questo documentario è stato realizzato selezionando alcuni ritagli più legati alla “vita diplomatica”, tratti dai circa 60 film realizzati dall’Amb. Mario Luciolli nel formato dell’epoca “8” e “super 8”, e conservati dai figli.
Il filmato contiene i ricordi più significativi dal 1964 al 1984, passando in rassegna luoghi, eventi e persone che hanno caratterizzato la vita pubblica e privata dell’Amb. Luciolli. Molti i diplomatici che figurano nelle immagini, ma numerose sono anche le manifestazioni promozionali e culturali, le visite ufficiali e altri incontri ufficiali e non.
Oltre all’Amb. Mario Luciolli compaiono nel documentario numerosi diplomatici italiani: Folco Aloisi, Francesco Bascone, Amor Bavaj, Felice Benuzzi, Bruno Bottai, Manlio Brosio, Felice Catalano, Marcello Cavalletti, Maurizio de Strobel, Gian Giacomo di Thiene, Roberto Ducci, Gerardo Girardo, Justo Giusti del Giardino, Cesidio Guazzaroni, Enrico Guicciardi, Alberto Leoncini Bartoli, Walter Maccotta, Girolamo Nisio, Corrado Orlandi Contucci, Paolo Pansa Cedronio, Giulio Pascucci Righi, Mario Pinna Carboni, Aldo Pugliese, Roberto Riccardi, Ramiro Ruggiero, Onofrio Solari Bozzi, Francesco Spinelli, Ludovico Tassoni, Gian Luigi Valenza e Aldo Ziglioli.

Vi compaiono inoltre delle personalità di rilievo non solo politiche (ad esempio, oltre agli Onorevoli Colombo, De Martino, Gui, Moro, Medici, Paolo Rossi e Scelba, e ai Ministri di allora Brandt, Scheel e Genscher, vi si vedono il Cardinale Baggio, il Capo di Stato Maggiore Zimmermann, gli industriali von Bohlen u. Halbach e De Balkany), e vi compaiono la vedova e la figlia di De Gasperi, la vedova di Cino del Duca, e i famigliari di alcuni diplomatici (Francesca von Vacano, moglie dell’Ambasciatore della R. F. Germania a Nairobi, figlia dell’Ambasciatore Luca Pietromarchi, la Contessa Cristina de Vogüé, figlia dell’Ambasciatore Guido Colonna di Paliano e, tra le mogli, quelle dei diplomatici Catalano, Morozzo della Rocca, Solari Bozzi e Zappavigna).
Si tratta di uno spaccato che attraversa 20 anni e che permette allo spettatore di rivivere un’atmosfera ormai molto lontana nel tempo. In particolare, nella parte che riguarda la Germania, dove Mario Luciolli è stato Ambasciatore dal 1964 al 1976, i filmati mostrano bene anche Berlino divisa in due.
Nel corso degli anni, l’Amb. Luciolli compì anche numerose visite a colleghi in altre sedi diplomatiche o ritiratisi nei loro luoghi nel corso delle quali girò filmati. Il documentario rappresenta quindi anche una documentazione storica sull’atmosfera negli ambienti diplomatici all’epoca in cui furono girati i filmati originali. Tra questi naturalmente in primo piano vi è l’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Federale di Germania che allora si trovava a Bonn, ma figurano anche altre sedi come Helsinki, Praga, Istanbul, Addis Abeba, Lussemburgo e Nairobi.
Alcuni dei libri pubblicati dall’Amb. Mario Luciolli sono liberamente disponibili in versione digitale nella “Biblioteca digitale dei libri di diplomatici italiani”.
Mario Luciolli nacque a Roma nel 1910 e morì a Parigi nel 1988. Entrò in carriera diplomatica nel 1933. I suoi primi incarichi all’estero furono come viceconsole a Zurigo a Parigi. Tra il 1938 ed il 1940 lavorò nel Gabinetto del Ministro degli Esteri Galeazzo Ciano. Successivamente prestò servizio a Melbourne (come Console), Berlino, di nuovo a Roma, e a San Sebastiano (come Console). Nel 1946 fece parte della delegazione italiana alla Conferenza della Pace a Parigi. Dal 1948 al 1955 fu Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia a Washington. Dal 1955 al 1956 fu Consigliere diplomatico del Presidente Giovanni Gronchi. Fu Ambasciatore d’Italia a Santiago del Cile (1955-1961) e ad Ankara (1961-1964). Concluse la sua carriera come Ambasciatore d’Italia a Bonn dove rimase per dodici anni (dal 1964 al 1976): un periodo così lungo rimasto ineguagliato come capo missione. Dopo il collocamento a riposo collaborò con Il Giornale, La Nazione, Il Gazzettino, La Sicilia, Libro Aperto, La Revue des Deux Mondes e ad altri giornali e riviste.
recensione a cura dell’Ambasciatore Stefano Baldi
Sulla base delle ricerche condotte nell’ambito del progetto “La penna del diplomatico” i libri pubblicati da diplomatici italiani dal 1946 ad oggi sono 1468.
Per altre informazioni su libri scritti da diplomatici consultare il sito del progetto “La penna del diplomatico” http://baldi.diplomacy.edu/diplo e il blog http://diplosor.wordpress.com