Un grave lutto ha colpito ieri la diplomazia russa, con la scomparsa, a 90 anni, di Anatoly Leonidovich Adamishin, Ambasciatore dell’URSS e della Russia in Italia dal 1990 al 1992.
L’importante diplomatico ha dedicato molti anni della sua brillante carriera alle relazioni russo-italiane: iniziò infatti il suo percorso al servizio del Paese proprio a Roma, dove rimase sei anni, dal 1959 al 1965, assistendo a molti eventi che favorirono nel tempo una proficua cooperazione. Tornò poi nella capitale d’Italia come ambasciatore dell’URSS prima e della Russia poi, fra il 1990 e il 1992. E grazie al suo instancabile lavoro le relazioni con l’Italia arrivarono un livello senza precedenti, come sancito dal successivo “Trattato di amicizia e cooperazione” datato 1994.
L’Ambasciatore Adamishin è stato autore peraltro di importanti libri, due dei quali sono stati pubblicati proprio in Italia: “Il tramonto e la rinascita di un grande potere. Diario politico dell’ultimo ambasciatore dell’URSS e primo ambasciatore della Federazione Russa a Roma” (Spirali, 1995) e “Al crocevia della storia. Riflessioni sui cinquant’anni di politica estera di Mosca” (Pacini Editore, 2022).

L’Ambasciata della Federazione Russa oggi lo ricorda con un post sui canali social ufficiali, nel quale si legge: “Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia, agli amici e agli amici di Anatoly Leonidovich, che ha sempre avuto tanto sia in Russia che in Italia“.