Una lettera firmata dal deputato bresciano di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini e da tutti i dipendenti dell’azienda di Castenedolo, messa in liquidazione dal fondo americano Cerberus che rappresenta la proprietà, è stata inviata all’Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti Mariangela Zappia e all’Ambasciatore USA a Roma Jack Markell.
“Pur nella consapevolezza che sia difficoltoso rivalutare la decisione già presa nei mesi scorsi – si legge nella missiva sottoscritta dai 95 lavoratori del gruppo – l’auspicio è che si possa avviare un’interlocuzione con il fondo proprietario. Sarebbe di primaria importanza, infatti, poter mantenere attiva l’operatività aziendale affinché si possa dare continuità alle forniture richieste dai principali clienti per il tempo necessario e per poter valutare la possibilità che altre società, operanti nel medesimo settore, possano rilevare il sito di Castenedolo, preservandone sia il capitale umano, sia l’eccellenza produttiva”.
“In queste ore – spiega il deputato Giangiacomo Calovini, componente della Commissione Esteri alla Camera – ho redatto una breve relazione di quanto avvenuto negli ultimi mesi ed ho inviato formalmente una lettera a Mariangela Zappia, ambasciatrice italiana negli Usa, e a Jack Markell, ambasciatore degli Usa in Italia, auspicando un loro interessamento per poter interloquire con il fondo. Un gesto che ho voluto fortemente condividere con tutti i lavoratori della Stanadyne e che si è concretizzato grazie alle importanti firme apportate sullo scritto. Non posso avere la certezza che questo possa portare ad immediate conseguenze ma, conoscendo la validità e le capacità degli interlocutori a cui ho scritto, sono certo – conclude Calovini – che questo sforzo non sarà vano per poter migliorare il quadro della Stanadyne e di tutti coloro che vi lavorano”.