Si divide da una vita fra Atene, citta dove è nato, e Roma, restando sempre orgoglioso, come ama ripetere, delle sue radici sarde. Personalità eclettica, scrittore, autore di sceneggiature televisive, paroliere e cantante, Costantino Salis è il Presidente del Comites (ovvero il Comitato Italiani all’Estero) della Grecia. Attraverso i suoi racconti è un piacere conoscere un po’ di più la vita degli italiani nel Paese ellenico. La conversazione è piacevolissima, ma non manca un pizzico di rammarico nel percepire la politica molto distante dai cittadini che risiedono oltre confine.
Presidente, a suo avviso, come si è integrata ai giorni nostri la comunità italiana in Grecia?
“Oggi in Grecia vivono più di 100mila connazionali, ma solo 13.000 sono iscritti all’AIRE. Gli italiani hanno un grande amore per questo Paese. Conoscono abbastanza bene la realtà, la cultura, il mercato. Ovviamente ci sono problemi burocratici, e il mio compito è proprio quello di fornire aiuto in base alla mia esperienza. Molti italiani sono liberi professionisti con studi universitari, altri lavorano nei call center, beneficiando comunque di uno stipendio in grado di garantire una buona vita ad Atene. Con l’aumento degli italiani in arrivo, la nostra comunità ha sicuramente trovato nuova linfa, integrandosi molto bene, divenendo via via parte integrante di un Paese che oggi si presenta particolarmente accogliente. La Grecia non smette mai di stupire per la sua bellezza, la sua ricchezza culturale, la sua gastronomia e soprattutto per la generosità della sua gente”.
Possiamo tracciare un profilo dell’italiano che vive oggi in Grecia?
“Come per la maggior parte delle persone nel mondo, anche qui l’Italia rappresenta la bella vita, il design, l’ottimo cibo, il gusto, e un meraviglioso senso dell’ umorismo. A livello caratteriale, il profilo tipico che possiamo tracciare dell’italiano in Grecia è quello di una persona espansiva, che fa amicizia facilmente, poi a volte magari si lascia andare all’impulsività, per cui si arrabbia facilmente, ma al contempo si riappacifica subito, superando i dissidi con un sorriso. Ad ogni modo, i nostri connazionali hanno mantenuto vivi anche in Grecia i valori per i quali mi sento orgoglioso di essere italiano. Io dico che la forza creativa, intellettuale, emotiva del nostro Paese, quando è positiva e solare, fa sognare il mondo: abbiamo una storia straordinaria, eccellenze in ogni campo, un numero impressionante di tesori, splendide tradizioni ed una diffusa cultura enogastronomica. Ovunque si ha sete di cultura italiana e per me, così come per i tanti italiani che vivono all’estero, credo sia un privilegio e un dovere divulgare quella civiltà della bellezza che il nostro Paese sa esprimere”.
In un recente incontro in Ambasciata sono state presentate alcune novità rivolte alla collettività italiana, durante la riunione di coordinamento della rete consolare onoraria italiana in Grecia, presieduta dall’Ambasciatrice Falcinelli. Quali i principali dettagli?
“Nell’incontro con l’Ambasciatrice Patrizia Falcinelli e il dottor Alessandro Tutino, Capo della Cancelleria Consolare, sono stati approfonditi numerosi temi, a partire dall’avvio del progetto di rilevazione delle impronte biometriche per il rilascio del passaporto, anche presso gli uffici presenti a Cefalonia, Corfù, Igoumenitsa, Iraklion, Kalamata e Volos. Altri temi centrali, la firma del modulo di attestazione dell’esistenza in vita per i pensionati italiani presso tutti i Consolati onorari in Grecia, e non solo in Ambasciata ad Atene, così come la sottoscrizione di procure speciali e le autentiche di firma amministrative, che saranno possibili presso tutti i Consolati onorari, anche per i cittadini stranieri. La riunione di coordinamento è stata anche un’opportunità di formazione e aggiornamento a tutto campo per i Consoli onorari, con un focus particolare sull’assistenza. Alla vigilia della nuova stagione turistica, durante la quale si prevede l’afflusso di circa un milione e mezzo di turisti italiani, l’Ambasciatrice Falcinelli ha quindi rinnovato l’invito a mantenere alto il livello di attenzione. Non ultimo, la riunione ha offerto l’occasione per dare un nuovo impulso al coordinamento della strategia di promozione della cultura e della lingua italiana in Grecia, anche attraverso la “circuitazione” delle iniziative culturali e la collaborazione attiva tra i titolari degli uffici onorari e di tutti gli enti italiani presenti in Grecia”.
Come definirebbe oggi, in generale, i rapporti del Comites con le rappresentanze diplomatico-consolari?
“La nota più dolente riguarda la carenza dei servizi consolari che si ripercuote inevitabilmente sulla vita quotidiana di ogni cittadino. C’è assoluto bisogno di investire nel personale. Purtroppo a Patrasso, terza città della Grecia collegata all’Italia tramite il porto, non esiste un Consolato. Anche le isole Santorini, Paros, Mykonos, Syros, Rodi, Zante, tutte le Cicladi non hanno più una rappresentanza onoraria, ed è proprio lì che si concentra la maggioranza del turismo nostrano. Molti cittadini italiani residenti all’estero rinunciano all’iscrizione all’AIRE per paura di perdere l’assistenza sanitaria in Italia. Mentre la politica dovrebbe capire che noi italiani all’estero siamo una risorsa inestimabile, molti connazionali percepiscono le Istituzioni molto distanti e si sentono abbandonati. A mio avviso, è assolutamente necessario cambiare l’atteggiamento che l’Italia nutre per i suoi cittadini all’estero, per cui sembra ricordarsene solo quando ci sono le elezioni. Riconosco ad ogni modo che, con il Consolato di Atene, si è lavorato molto bene, provvedendo a monitorare la situazione generale che, al momento, è buona. I tempi di attesa per passaporti e carte d’identità sono accettabili, va anche meglio delle grandi città italiane e di altri Consolati nel mondo, dove a volte un documento così importante arriva dopo otto mesi. Qui, in genere, bastano circa 2 mesi e mezzo. Il Comites Grecia ha ottimi rapporti sia con il Consolato che con l’ Ambasciata. I nostri rapporti, in generale, con le rappresentanze diplomatico-consolari sono buoni e desideriamo che restino tali”.
Come Comites Grecia avete punti di contatto anche con altri Comites nel mondo?
“Questo Comites vuole fortemente incentivare le collaborazioni con tutti i Comites in Europa. Sto lavorando primariamente per questo. Ho già incontrato alcuni rappresentanti di altri Comites, intrattenendo colloqui molto proficui, che proseguiranno nel prossimo futuro. Ritengo che oggi sia più che mai necessaria una rete di relazioni più forte e, a tal proposito, lancio un appello a tutti i Comites nel mondo: informatevi sui nostri progetti, interrogateci, fateci proposte e incontriamoci. Siamo a disposizione per collaborare con chi ha progetti da proporre per la comunità, che abbiano valore culturale e sociale. Per quanto mi riguarda, ho sempre cercato di essere di ispirazione per realizzare qualcosa di utile per migliorare la vita di altre persone”.
In generale, stilando un bilancio, come valuta la sua esperienza da Presidente?
“Come Presidente ho dovuto lavorare a tempo pieno, trascurando la mia professione. Io sono scrittore e per uno scrittore non ci sono orari d’ufficio. Lo stesso vale per un Presidente. Ci vuole molto impegno per la difficoltà di dover conciliare il proprio tempo, tra esigenze professionali e istituzionali. Ho attraversato un periodo difficile fino a qualche mese fa, dovendomi occupare di una serie di attività burocratiche necessarie a riavviare questo Comites, che oggi non ha ancora avuto accesso ai fondi di finanziamento sui progetti presentati alle Autorità competenti. Ad ogni modo, è stato un grande piacere e un immenso onore rappresentare i miei connazionali nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari durante questi primi movimentatissimi 17 mesi del mio incarico. Il mio ruolo richiede veramente un grande impegno per affrontare diversi problemi e difficoltà. Ringrazio di cuore tutti i miei colleghi per avermi costantemente sostenuto, spingendomi a migliorare. Lasciatemelo dire, sono davvero riconoscente per la loro dedizione al Comites”.
Se le chiedessi di selezionare il suo ricordo più bello?
“E’ senz’altro legato al momento in cui i consiglieri del Comites mi hanno eletto Presidente e all’insediamento presso l’Ambasciata d’Italia, alla presenza dell’Ambasciatrice Patrizia Falcinelli e del dottor Alessandro Tutino, Capo della Cancelleria Consolare e funzionari dell’Ambasciata. Ho anche un bellissimo ricordo del primo incontro del Comites Grecia con la comunità italiana al Centro Culturale del Comune di Atene, che si è svolto con enorme successo, grazie anche alla presenza e al patrocinio dell’Ambasciatrice Falcinelli. Nell’occasione, la sala era gremita di cittadini italiani ed è stato motivo per me di grande soddisfazione personale”.
E quello più brutto?
“Il momento più deludente è legato alla recente comunicazione del taglio del 50% i fondi, che costringerà il Comites Grecia alla quasi totale inoperosità. Su una richiesta di 75mila euro per realizzare i nostri progetti presentati per l’ anno 2023, il MAECI non ci ha assegnato niente. Il finanziamento ministeriale per quest’anno ammonta ad euro 3.097: con questi numeri è evidente che il conto bancario fra un po’ di tempo verrà azzerato. Pertanto, invitiamo il MAECI e le Autorità italiane in Grecia a tenderci una mano per trovare soluzione a questo problema di vitale importanza per la sopravvivenza stessa del Comites Grecia”.
Con questi numeri è davvero difficile parlare di prossime attività in programma. Vogliamo comunque provarci?
“Assolutamente sì, intanto cercheremo come sempre di offrire risposta e assistenza alle esigenze delle famiglie e delle persone in difficoltà, alle categorie protette, agli indigenti e alle persone portatrici di handicap. Stiamo poi lavorando alla creazione di un’area sul nostro sito web dedicata ai professionisti italiani e italogreci e alle aziende italiane iscritte all’albo professionale, che potranno promuovere i loro contatti in forma assolutamente gratuita. A tal proposito, invito tutti a visitare il nostro sito che, a mio parere, è uno dei migliori tra i siti Comites nel mondo (http://www.comites-grecia.gr/). Cercheremo poi di favorire una maggiore collaborazione tra le persone e gli enti consolari periferici, promuovendo anche iniziative per il benessere della nostra comunità in ambito culturale, ambientale e socio-solidale. Ci tengo infine a sottolineare che il Comites organizzerà le sue riunioni anche in sedi diverse da quella di Atene per favorire il maggior afflusso possibile di pubblico”.