Progetti di potenziamento delle relazioni culturali ed economiche tra Ferrara e la Francia: se n’è parlato nel corso della visita del Console generale a Milano François Revardeaux, accolto a palazzo Municipale dal vicesindaco Nicola Lodi e dall’assessore Marco Gulinelli, e poi accompagnato in visita a palazzo dei Diamanti, per la mostra “Rinascimento a Ferrara”.
Qui il diplomatico ha potuto ammirare, guidato da Vasilij Gusella, conservatore e curatore della Fondazione Ferrara Arte, anche le opere giunte da Oltralpe, tra cui la Veronica di Lorenzo Costa, un olio su tavola del 1508 proveniente dal Louvre di Parigi.
“Esprimo piena disponibilità a sviluppare nuove forme di cooperazione”, ha detto il console, a cui Lodi e Gulinelli hanno illustrato alcuni dei progetti già in essere con la Francia: i contatti diretti con l’Istituto italiano di cultura a Parigi, diretto dal ferrarese Diego Marani, nel segno di ferraresi celebri in tutto il mondo come Giovanni Boldini, Michelangelo Antonioni e Giorgio Bassani; lo Spazio Antonioni, che si sta realizzando al Padiglione di Arte Contemporanea e che vede come curatore proprio un francese, Dominique Paini, già direttore del Cinémathèque française.
E grande successo ha avuto, circa un anno fa, la monografica dedicata al ferrarese Boldini al Petit Palais della capitale francese (il padiglione espositivo, oggi museo, costruito per l’Esposizione universale del 1900 su progetto dell’architetto francese Charles Girault), con diversi prestiti d’opera dalle gallerie civiche della città estense.
Al centro del confronto di oggi ci sono state anche ulteriori iniziative culturali, turistiche e che saranno approfondite d’intesa con gli organi diplomatici, e con: la Camera di Commercio Italo-Francese, Business France, l’agenzia nazionale al servizio dell’internazionalizzazione dell’economia francese, e la rete di Alliance Française, fil rouge culturale tra i due Paesi.
“Lo spazio per sviluppare nuovi rapporti è ampio, sotto tutti i profili, culturale, turistico ed economico”, ha detto il vicesindaco, mentre l’assessore Gulinelli ha posto l’accento sulla “ricca offerta che accoglie i turisti in città. Un dato su tutti: dal 2019 a oggi le mostre organizzate sono state 36, per circa un milione di visitatori”.
E la mostra ‘Rinascimento a Ferrara’, con prestiti d’opera da tutto il mondo, rappresenta un ulteriore punto di contatto internazionale, dal momento che ha consentito il ritorno a casa, fino al 19 giugno, delle opere del Rinascimento ferrarese che hanno lasciato la città dopo la devoluzione del 1598.