Dario Canovi, decano dei procuratori sportivi in Italia, esprime la sua ferma condanna per quanto sta accadendo in questi giorni in Ucraina.
Avvocato, il mondo è con il fiato sospeso per ciò che sta avvenendo in Ucraina in questi giorni.
Vivo questa tragedia in prima persona perché conosco e seguo un giovane ucraino con figli e moglie in Ucraina, che mi racconta tutte le mattine quello che gli riferiscono i propri cari, che per fortuna stanno vicino Leopoli, città poco colpita. Quanto sta accadendo è una follia vera, messa in atto da un dittatore. Dobbiamo dare le giuste definizioni, ci troviamo al cospetto di un altro Stalin, un alto Hitler, un uomo che non ha ritegno, non ha pudore, e che attacca un Paese inerme o quasi. Per fortuna gli ucraini sono persone con un grande coraggio. Stiamo assistendo a un vero e proprio atto di delinquenza politica.
Cosa può fare il mondo dello Sport oggi?
Anche se forse, in alcuni casi, potrebbe non essere giusto nei confronti dei singoli sportivi, ritengo che sia opportuno che vengano sospesi tutti i match, tutte le partite, tutti gli incontri che si disputano contro squadre o giocatori individuali russi o bielorussi. Credo sia questa l’unica cosa che lo sport può e deve fare, al fine di interrompere ogni rapporto con un Paese che in questo momento sta facendo quello che ha fatto Hitler più di 70 anni fa.