Statistiche accessi Ars Sine Finibus, tra i vigneti del Collio e Brda nasce il parco con le installazioni di Marco Nereo Rotelli – Gazzetta diplomatica
Gazzetta diplomatica
  • Home
  • News
  • Interviste
  • Curiosità
  • Video
  • Contatti
  • Premio
No Result
View All Result
Gazzetta diplomatica
Home Curiosità

Ars Sine Finibus, tra i vigneti del Collio e Brda nasce il parco con le installazioni di Marco Nereo Rotelli

Redazione by Redazione
25 Agosto 2025
in Curiosità
0
Ars Sine Finibus, tra i vigneti del Collio e Brda nasce il parco con le installazioni di Marco Nereo Rotelli
9
SHARES
58
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

Nel 2025, Gorizia e Nova Gorica sono insieme Capitale Europea della Cultura, sotto il segno di GO!2025, un programma nato per valorizzare il patrimonio comune, le culture intrecciate e le storie condivise di due città che, pur appartenendo a due Stati, rappresentano da sempre un’unica anima.

All’interno di questo ambizioso contenitore culturale, turistico e scientifico, s’innesta “Ars Sine Finibus”, un progetto artistico transfrontaliero voluto da Robert Princic e Matjaž Četrtič che si propone di trasformare i vigneti del Collio e del Brda in un parco d’arte permanente, grazie a varie installazioni realizzate anche da giovani artisti italiani e sloveni, che hanno lavorato insieme, chiamati a immaginare un futuro sostenibile attraverso materiali naturali e linguaggi creativi. 

Punta di diamante del progetto è Marco Nereo Rotelli, artista la cui fama internazionale è nota per la sua capacità di fondere arte, poesia, luce, musica e materia, che sarà protagonista con l’opera gemella “So(g)no”.

Un’iniziativa che fonde cultura, territorio, sostenibilità e memoria storica, superando simbolicamente – ma anche concretamente – la frontiera italo-slovena attraverso la forza espressiva dell’arte e della cooperazione.

Le due sfere gemelle multisensoriali dal titolo “So(g)no” – visitabili anche all’interno – di 4 metri di diametro, realizzate in materiali ecosostenibili (acciaio COR-TEN),  posizionate “di qua” e “di là” del confine a soli 15 km di distanza fra loro, firmate e progettate da Marco Nereo Rotelli  l’artista “della luce”, che nella sua opera s’ispira alla semplicità di un acino d’uva e lo presenta come casa del linguaggio. Lo illumina, l’acino-casa, lo intarsia di poesia e di opere d’arte, coinvolgendo in modo partecipativo anche i poeti Aleš Šteger (Slovenia) e Valerio Magrelli (Italia).  Le opere realizzate dai giovani artisti, fondendosi con le opere dei maestri, andranno a creare un percorso ( passeggiando a piedi) che, snodandosi fra le strade e i vigneti, connetterà le località di Giasbana (San Floriano del Collio – IT) e Kojsko (Brda – SLO). La volontà fondante di questo progetto è proprio quella ricostruire un panorama comune, attraverso l’arte,  l’agricoltura e l’ambiente.

All’interno delle sfere Giorgio Celiberti- celebre artista friulano con un percorso espositivo internazionale – presenta una serie di 25 ceramiche che vanno a creare un panorama, una “Via Lucis“, che dall’informale diventa forma naturale. Si celebra così l’unione e la fusione fra l’arte internazionale e la cultura del territorio, tramite il suo artista più illustre.

Vale in particolare il contributo del prof. Riccardo Valentini per la “vite parlante” animata dai sensori da lui brevettati. Valentini è uno dei pionieri delle misurazioni del flusso di carbonio terrestre che ha coordinato una rete globale di oltre 600 torri di flusso (FLUXNET) collocate in diversi ecosistemi del mondo. È autore principale del Rapporto speciale lo IPCC sui Cambiamenti climatici che interviene con il sistema “Tree Talking” capace di creare una sinergia tra l’uomo e la terra, generatrice della vite e della vita.

La musica che si diffonde nelle sfere è firmata da Alessio Bertallot, noto conduttore radiofonico, musicista e dj. Le poesie di Valerio Magrelli e Aleš Šteger sono disperse, immerse e frammentate in “Remota”, l’opera sonora da lui composta. Sono lampi di voci da profondità poetiche, percettibili appena come comunicazioni umane fra luoghi lontani. “Remota” è un’allusione all’Era dell’Intossicazione Ermetica, che ci allontana dal centro, dalla concentrazione sul senso della vita, ma ci obbliga in un labirinto di confini. Un lavoro di registrazione e composizione presentato in anteprima mondiale. 

«So(g)no» vuole evocare il messaggio onirico-artistico di unità tra linguaggi tra nazioni e tra uomini.

“Ars Sine Finibus” è però prima di tutto un concorso per giovani under 35 selezionati tramite call pubblica tra le accademie d’arte italiane e slovene, invitati a esprimere la loro creatività attraverso opere realizzate con materiali ecosostenibili, promuovendo l’arte e la consapevolezza ambientale.

Le installazioni artistiche diventeranno parte integrante del paesaggio viticolo anche oltre il 2025, trasformando i vigneti in gallerie d’arte a cielo aperto che attireranno visitatori nei prossimi anni.

Il progetto Ars Sine Finibus è un concreto esempio di collaborazione, in perfetta armonia con l’operato di due imprenditori Robert Princic e Matjaž Četrtič, nati entrambi nel 1975 e cresciuti a pochi kilometri di distanza ma separati dal confine che da anni collaborano e sviluppano progetti capaci di porsi a cavallo del confine e trasformando questa barriera non più in un limite ma in una frontiera, oltre la quale si trova l’altrove: il luogo dove immaginare un nuovo futuro, dove creare ciò che può sembrare irrealizzabile. L’arte come strumento chiave per superare le divisioni e promuovere la cooperazione.

“Abbattere un confine che in fondo non è mai esistito davvero, se non sulle cartine: è questo che facciamo ogni giorno, nella nostra viticoltura, nei rapporti con le famiglie italiane e slovene con cui condividiamo i filari, e ora anche con l’arte. “Siamo orgogliosi di essere partner, ancora una volta, per Ars Sine Finibus. Sostenere i giovani e contribuire alla cultura transfrontaliera è per noi una responsabilità, ma anche un’opportunità. Nel corso del 2025 continueremo ad aprire le nostre porte a progetti culturali grazie a GO!2025, perché crediamo che il vino possa essere strumento di dialogo, proprio come l’arte“, affermano Robert Princic e Matjaž Četrtič.

Il progetto è realizzato con il sostegno del Fondo per piccoli progetti GO!2025 del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia.

Programma venerdì 5 settembre:

– 17.10: Introduzione del Progetto 

– 17.20: Saluti istituzionali 

– 17.50: Presentazione vincitori concorso “ARS SINE FINIBUS” 

– 18.10: Tavola Rotonda “I giovani ridefiniscano il futuro”

– 19.10: Presentazione opere Rotelli 

– 19.20: Taglio del Nastro

Previous Post

Udienza del Ministro Tajani presso il Santo Padre Leone XIV. Discusso il Vertice sull’Italofonia

Next Post

L’Aquila accoglie l’ambasciatore del Sudafrica Nosipho Jezile

Next Post
L’Aquila accoglie l’ambasciatore del Sudafrica Nosipho Jezile

L'Aquila accoglie l'ambasciatore del Sudafrica Nosipho Jezile

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gazzetta Diplomatica - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Civitavecchia n. 1/2024 - Tutti i diritti riservati - © 2024
info@gazzettadiplomatica.it

No Result
View All Result
  • Home
  • News
  • Interviste
  • Curiosità
  • Video
  • Premio
  • Contatti

© 2022 - Gazzetta Diplomatica