“Sono trascorsi 79 anni dallo sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, dove hanno perso la vita decine di migliaia di persone, mentre altrettante hanno sofferto per le radiazioni che ne sono seguite per anni. Ancora oggi si contano nel mondo circa 16 mila ordigni nucleari, capaci di provocare tragedie indescrivibili per tutto il genere umano. Non possiamo e non dobbiamo permettere a noi stessi che il messaggio di Hiroshima e Nagasaki si dissolvano completamente nelle nostre menti, e non possiamo permettere che la nostra visione o i nostri ideali svaniscano. Infatti, se lo facciamo, non abbiamo altra strada per noi. E quel lampo di luce non solo ci deruba la nostra visione, ma ci deruberà la nostra vita, la nostra progenie, e la nostra stessa esistenza. Quello che i sopravvissuti di Hiroshima ci hanno detto è che nessun altro deve mai passare attraverso l’esperienza che loro hanno sofferto. Un bombardamento atomico crea un inferno sulla Terra in cui i vivi invidieranno i morti”. E’ quanto si legge in una nota diffusa oggi dall’Istituto Italiano per l’Asia, nel ricordo del bombardamento atomico delle due città giapponesi.