Una visita nella terra natale di Enrico Mattei, all’insegna della reciproca collaborazione economica e culturale, con uno sguardo sui preoccupanti senari internazionali innescati dall’invasione dell’Ucraina. È stato il filo conduttore dell’incontro tra il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e S.E Abdelkrim Touahria, ambasciatore della Repubblica algerina democratica e popolare in Italia. Accompagnato da Aroldo Curzi Mattei, pronipote del Fondatore dell’Eni e presidente dell’omonima Fondazione, a Palazzo Raffaello (Ancona), l’ambasciatore ha auspicato un rafforzamento della collaborazione tra Italia e Algeria, con le Marche invitate a ricoprire un ruolo da protagonista.
“Vivete in una bellissima Regione e Ancona è una bellissima città. Siete un popolo mediterraneo e, come tale, accogliente”, ha evidenziato l’ambasciatore. Due i motivi della visita, di alcuni giorni, che si è svolta nelle Marche: omaggio a Enrico Mattei, “grande amico dei partigiani della liberazione algerina e della crescita dell’industria petrolifera pubblica algerina”; aprire un canale di confronto con gli imprenditori marchigiani interessati a investire in Algeria. Diversi i settori proposti dall’ambasciatore: industria, turismo, agricoltura, cantieristica, energie rinnovabili, lavori pubblici. “Contiamo molto sull’esperienza e capacità economica italiana e marchigiana, in particolare per quanto riguarda la gestione delle piccole e medie imprese”, ha sottolineato S.E. Abdelkrim Touahria.
“Le Marche sono uno spaccato dell’Italia, orgogliosamente e istintivamente aperte a interfacciarsi con tutte le culture mediterranee. Sono contraddistinte da una vivacità economica che può facilitare questo reciproco scambio di opportunità tra i due Paesi”, ha detto il presidente Acquaroli. La Fondazione Mattei, ha assicurato Aroldo Curzi Mattei, “è disponibile a creare soluzioni di fattibilità per favorire le imprese orientate a investire sul promettente mercato algerino”.
Nel corso dell’incontro, l’ambasciatore ha affrontato anche i temi legati alla crisi ucraina: “Dobbiamo tutti lavorare per facilitare una soluzione diplomatica del conflitto e scongiurare gravi ricadute internazionali. È una crisi che ci interpella tutti. Sappiano che la Russia è il primo fornitore di gas dell’Italia e l’Algeria il secondo. Siamo disponibili a dare una mano all’Italia”. Lo scenario ucraino, ha evidenziato Acquaroli, “rappresenta un contesto drammatico e inaspettato. Dopo due anni condizionati dalla pandemia, che ha azzerato ogni relazione sociale e ha compromesso quelle economiche, mentre si intravedeva uno spiraglio di ripresa, siamo chiamati a costruire un nuovo futuro all’insegna della solidarietà, del reciproco rispetto e della pacifica convivenza”.