Sfida in cucina per quattro ragazzi, aspiranti chef, con sindrome di Down, che oggi a Roma, nell’ambito della prima Esposizione universale della FAO dal titolo “From seeds to foods – Dal seme al cibo“, parteciperanno alla seconda edizione del concorso culinario “Altrementi Chef”, promosso dall’Istituto Diplomatico Internazionale.
I concorrenti – Emanuele Raffaelli e Irene Lucioli della Locanda dei Girasoli di Roma, Pietro Lastrucci e Dimitar Cavallini dell’associazione empolese Noi da Grandi – dovranno realizzare uno dei piatti simbolo della tradizione gastronomica laziale, l’amatriciana, in una versione che convinca la giuria presieduta dallo Chef Andrea Grilli del Ristorante Osteria Romana, di cui fanno parte il presidente dell’ IDI Paolo Giordani, don Felice Riva, ex cappellano del Bambin Gesù di Palidoro e Stefano Polenta dell’Associazione italiana persone down. I partecipanti, divisi in due squadre, saranno affiancati dall’ Executive Chef dell’ NH Hotel Fiera a Milano, Giuseppe Crimaldi, e dalla commis del Ristorante Pileum di Piglio (Frosinone) Marilla Crespi.
“Con il progetto “Altrementi chef” – spiega il presidente dell’IDI, Giordani – vogliamo dare visibilità al talento e alle capacità professionali di questi giovani, tutti già attivi nel settore della ristorazione ma desiderosi di emergere e di farsi valere, nonostante la disabilità. L’auspicio è che la partecipazione alla gara possa favorire l’inserimento lavorativo e comunque l’inclusione di questi professionisti diversamente abili ma sicuramente capaci”.
Appuntamento alle 10, al parco di porta Capena a Roma, nello stand “Cooking show” dell’Esposizione universale della FAO.