Giovedì 7 dicembre, alle ore 11.00, presso il MEI, Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, è in programma la visita di una delegazione della Regione Umbria, del Comune di Gualdo Tadino e del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti, nell’ambito dei festeggiamenti per i 20 anni di attività del Museo. Nell’occasione verrà proiettato un breve filmato di presentazione del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti e il suo Centro Studi, con sede a Gualdo Tadino. Il video sulla storia dell’emigrazione umbra resterà in proiezione all’interno della sezione mostre temporanee del MEI fino al 29 febbraio 2024.
Saranno presenti Paolo Masini, Presidente della Fondazione MEI, Nicla Buonasorte, curatrice del percorso espositivo del MEI, Antonino Gambino, Assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Protezione civile del Comune di Genova, Franco Billi, Dirigente Servizio Relazioni Internazionali della Regione Umbria, Francesca Urelli, Regione Umbria, Massimiliano Presciutti, Sindaco di Gualdo Tadino e Presidente del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti e Catia Monacelli, Direttrice del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti.
Attraverso documenti, immagini e racconti provenienti da tutte le regioni d’Italia, il video coinvolge il visitatore in un emozionante percorso a ritroso: l’arrivo, il viaggio e la partenza dell’emigrante. Un viaggio corale che si compone di tanti elementi dagli addii, all’incontro e scontro con il Paese straniero, ma anche momenti di nostalgia, le gioie e i dolori quotidiani, l’integrazione nella nuova realtà, il confronto e la riflessione con l’immigrazione di oggi.
Nell’ottica delle progettualità di rete e in occasione del Ventennale del museo umbro, l’iniziativa ha lo scopo di rafforzare il legame e la collaborazione tra il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino e il Museo Nazionale dell’Emigrazione di Genova, con l’intento di promuovere e divulgare insieme gli studi e le ricerche sul patrimonio storico dell’emigrazione italiana, valorizzando l’operato di ogni singola regione.
“Il MEI Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana – commenta il Presidente della Fondazione MEI Paolo Masini – si propone fin dalla sua nascita come un hub multiculturale con l’intento di valorizzare tutti i progetti di ricerca sulla storia delle migrazioni portati avanti da centri, associazioni, istituzioni e musei di respiro internazionale, nazionale e locale. Ospitare la delegazione di una realtà come quella umbra che da oltre 20 anni di occupa di emigrazioni è per noi un grande onore e un’opportunità di continuare a fare rete con l’obiettivo comune di diffondere la conoscenza dell’emigrazione italiana nel mondo”.
“Siamo estremamente onorati di essere presenti al MEI di Genova – sottolinea il Sindaco di Gualdo Tadino e Presidente del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti, Massimiliano Presciutti – ed è un’enorme soddisfazione poter esporre e mostrare ai visitatori la storia di tanti umbri nel Museo più importante d’Italia dedicato a questo tema ed uno dei migliori presenti in Europa e nel Mondo. Da figlio dell’emigrazione, nato e cresciuto in Svizzera da genitori emigrati all’inizio degli anni 70’ non posso che ribadire l’importanza fondamentale di conservare la memoria, oggi più che mai necessaria, a fronte dei nuovi ed imponenti fenomeni migratori che coinvolgono l’Italia ed il Mondo”.
“Il Servizio Relazioni internazionali della Regione Umbria, che si è da sempre speso per la sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra MEI e il Museo Regionale dell’Emigrazione di Gualdo Tadino – concludono Franco Billi, Dirigente Servizio Relazioni Internazionali della Regione Umbria e Francesca Urelli della Regione Umbria – è onorato di partecipare a questa importante iniziativa che vede protagonista la storia dell’emigrazione umbra; gli umbri all’estero con le loro associazioni hanno sempre rappresentato un importante veicolo di diffusione della nostra cultura e tradizione nei paesi di accoglienza e con il supporto alla realizzazione di tale evento intendiamo ribadire il sostegno da parte della Regione alle nostre comunità all’estero e alle iniziative in materia di emigrazione”.
Il nuovo MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana – nasce dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova con la volontà di raccontare molteplici aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unità d’Italia ad oggi. Il riallestimento multimediale è visitabile all’interno della Commenda di San Giovanni di Pré, ristrutturata per l’occasione, e vive in stretta relazione con il Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e il Galata Museo del Mare. Da Genova milioni di italiani sono partiti diretti alle Americhe, all’Africa, all’Asia, all’Australia e all’Europa lasciando tutto per giocarsi un viaggio senza ritorno. Il MEI nasce per ricordare questi migranti, raccontare le storie e i motivi della partenza da punto di vista umano, storico, sociologico. Un museo innovativo e multimediale, dove i visitatori possono interagire con spazi e oggetti e vivere esperienze immersive grazie allo stato dell’arte della tecnologia. Vedere, ascoltare, imparare e mettersi alla prova, negli allestimenti scenografici di uno degli edifici medievali più antichi della città.
ll Museo dell’Emigrazione Pietro Conti nasce nel 2003 su iniziativa del Comune di Gualdo Tadino per sottolineare il patrimonio storico, culturale ed umano legato al grande esodo migratorio che coinvolse l’Umbria e l’Italia a partire dalla fine del 1800 e che ha riguardato più di 27 milioni di partenze. In questo contesto l’incidenza della popolazione umbra divenne rilevante a partire dai primi anni del Novecento. Curato dall’Istituto per l’Umbria Contemporanea, con l’egida della Regione Umbria, il Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti è centro studi, laboratorio didattico per le scuole di ogni ordine e grado, luogo simbolo per la Regione Umbria e luogo di memoria.