In occasione della Giornata della Ricerca italiana nel mondo, manifestazione promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca per valorizzare il contributo dei ricercatori italiani alla scienza internazionale, l’Istituto Italiano di Cultura di Praga (IIC) presenta nella propria Sala conferenze la mostra SWIT – Science Women of Italy.

L’esposizione, ad ingresso gratuito ed organizzata in collaborazione con il MAECI e con l’Ambasciata d’Italia a Praga, mette in risalto il ruolo cardine svolto a livello globale delle scienziate italiane nell’ambito del mondo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). La mostra è composta da 21 pannelli informativi in lingua inglese, arricchiti da codici QR tramite i quali il visitatore può approfondire il profilo di 21 scienziate italiane che hanno sfidato le convenzioni del loro tempo con idee rivoluzionarie, facendo progredire la conoscenza scientifica attraverso il pensiero creativo e il coraggio intellettuale, con ricadute anche sulla società e sulla cultura (ulteriori informazioni su: https://iicpraga.esteri.it/it/gli_eventi/calendario/swit-science-women-of-italy/ )
Le celebrazioni per la Giornata della Ricerca sono proseguite ieri, 23 aprile, nella Cappella barocca dell’Istituto con l’applauditissimo spettacolo teatrale “E.T. – L’incredibile storia di Elio Trenta”, nell’interpretazione dell’attore Luigi Diberti.

Scritto dallo stesso Diberti e dallo sceneggiatore Gianmario Pagano, e diretto da Francesco Frangipane, “E.T.” narra la vicenda di Elio Trenta, un giovane sognatore, curioso e visionario nato a Città della Pieve nel 1913 che pur non essendo un ingegnere, nel 1932 fu il più giovane ad inventare e brevettare il ‘cambio per automobili in generale’, ovvero il cambio automatico. Quando Elio Trenta in un contesto storico e sociale sfavorevole ebbe l’opportunità di presentare la sua invenzione alla FIAT, si troverà ad incassare un netto, seppur rispettoso rifiuto del vertice aziendale ad investire nello sviluppo di un progetto che avrebbe aumentato i costi di produzione togliendo potenza al motore. Tuttavia, pochi anni dopo la prematura scomparsa dell’inventore avvenuta nel 1934, la General Motors doterà una delle sue auto del primo cambio automatico, che sarebbe poi diventato un elemento fondamentale nel mercato automobilistico americano. La rappresentazione teatrale attinge a elementi storici reali, ma lascia spazio anche alla fantasia, ripercorrendo la genesi di un’idea visionaria e la breve vita di questo brillante e sconosciuto giovane umbro. Come ha rimarcato la Direttrice dell’IIC, Marialuisa Pappalardo, “la vicenda di Elio Trenta, anche se non a lieto fine, è un esempio della genialità e della passione italiana applicate al campo della ricerca e dell’innovazione. Ed è grazie alla straordinaria interpretazione di Luigi Diberti che la figura di questo giovane inventore torna a parlarci, proiettando gli spettatori oltre il tempo e lo spazio in una dimensione di pura poesia”.

Le attività dedicate alla scienza e alla ricerca riprenderanno il 5 maggio con il Dr. Francesco Dolce, ricercatore presso il Politecnico di Praga (ČVUT) che, in occasione del primo appuntamento per il 2025 del ciclo di conferenze “La botte di Diogene”, in dialogo con la Direttrice dell’IIC approfondirà il tema: “Matematica e parole: chiacchierando di combinatoria e formule, senza dare troppo i numeri”.
