Venerdì scorso, nell’hangar ferroviario di Adriaferr Service dell’Interporto di Gorizia, nell’ambito del programma europeo della European Mobility Week 2025, coordinato della Commissione Europea, si è tenuto un evento dedicato al ruolo della ferrovia come ponte culturale tra Italia e Slovenia, con un programma molto ricco, che comprendeva tavole rotonde, arte, musica, oltre al conferimento del prestigioso Premio dell’AEC, acronimo che sta per Association Europeenne des Cheminots.
Dopo i saluti di alcune Autorità dell’Unione Europea, della Slovenia e dell’Italia, e di Cristina Amirante, Assesore al Territorio e alle Infrastrutture della regione Friuli Venezia Giulia, è intervenuto il professore svizzero Walter G. Finkbohner, Socio Onorario di AEC, noto in Italia per le sue importanti lezioni e per i suoi convegni all’Università Cattolica di Milano, che nel suo intervento ha descritto l’intermodalità tra Italia – Slovenia – Austria ed Europa.
L’evento è proseguito con la Cerimonia di consegna da parte della parlamentare europea Anna Maria Cisint del Prestigioso Premio Ferroviario Europeo “EUROFERR”, conferito da AEC alle stazioni ferroviarie internazionali di Gorizia e di Nova Gorica, nonché alla piccola e caratteristica stazione slovena di Obcina Šempeter-Vrtojba ,per il loro alto valore storico, turistico, ambientale e archeologico.
Il riconoscimento è stato conferito poi all’Ing. Cantamessa di Fondazione FS, alla Consigliera di Amministrazione di Adriafer Lussi e al Museo Ferroviario di Trieste.
A seguire, i Consiglieri Nazionale AEC, prof Oreste Varone, Segretario Regionale AEC Lazio e l’Ing. Gennaro Bernardo, già Capo Compartimento FS Milano hanno illustrato passato e programmi futuri dell’AEC e di Euroferr, mentre il Generale del Genio Ferrovieri in riserva Mario Pietrangeli, noto storico militare, ha spiegato a proposito del Premio “Euroferr” come AEC non consideri oggi le stazioni ferroviarie esclusivamente come punti di transito, ma piuttosto come porte di ingresso a magici territori ricchi di storia, turismo bellezze ambientali e archeologiche.
“Il treno – ha detto Pietrangeli – è soprattutto cultura, sia che viaggi sui binari, sia che si muova tra le magiche parole della carta. E solo col treno – ha aggiunto – si va lontano, nel modo migliore. E ogni tanto fa piacere passare dai treni che corrono (o che vorremmo corressero) sulle rotaie a quelli che transitano… tra le righe dei libri”.