E’ stata presentata oggi a prima firma del deputato Arnaldo Lomuti, e dalla deputata Federica Onori, membri della Commissione Affari Esteri e Comunitari, una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro degli Affari Esteri Tajani, con la quale si chiede di intervenire rapidamente per assicurare il rispetto dei diritti di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, da un anno, in attesa di giudizio, in “condizioni ignobili” e che ci si adoperi affinché le misure cautelari vengano disposte in Italia.
Ilaria Salis, cittadina Italiana di anni 39, è stata arrestata l’11 febbraio 2023 a Budapest, prelevata mentre era in un taxi dalle forze dell’ordine ungheresi, con l’accusa di aver procurato lesioni a due militanti neonazisti che manifestavano nella capitale in occasione di un raduno celebrativo delle gesta di un commando nazista, adunanza, peraltro, vietata dalle norme ungheresi.
Secondo i legali della Salis, le presunte vittime – si legge in una nota diffusa dalla Segreteria dell’Onorevole Lomuti – “non hanno mai sporto denuncia per l’aggressione subita, né hanno mai identificato la Salis come presunta colpevole delle lievi lesioni ricevute, guaribili una in 5 e l’altra in 8 giorni; per questa accusa, in Ungheria Ilaria rischia sino 24 anni di carcere”.
Dal suo canto, Ilaria Salis, ha sempre dichiarato la propria innocenza, in quanto estranea all’aggressione e di aver solo manifestato contro una commemorazione filonazista. In base a quanto riportato dai legali e dai familiari, per ben 7 mesi dall’arresto, alla cittadina italiana non è stato permesso di incontrare i familiari, soltanto da metà ottobre 2023 è stato concesso ai genitori, per una sola volta al mese, di poter vedere la propria figlia.