Mercoledì 24 gennaio, alle ore 17, a Palazzo Firenze (Piazza di Firenze, 27 – Roma) la Società Dante Alighieri presenterà il libro di Claudio Pacifico “Una vita in diplomazia. Ricordi di un Ambasciatore 1974-2013” (LuoghInteriori 2023).
Con l’autore interverranno il Segretario Generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi e il Direttore editoriale di LuoghInteriori Antonio Vella.
Diplomazia significa innanzitutto dialogo. E per instaurare un dialogo è necessario avere sensibilità, capacità di ascolto e di comprensione dell’altro, cultura, fermezza, apertura mentale. Il dialogo, spesso, è fatto anche di silenzio, di osservazione, di lettura della situazione, e la vita dell’Ambasciatore Claudio Pacifico è una sintesi di tutti questi aspetti. Si passa dal silenzio del deserto al frastuono degli spari, dall’accesa discussione al pacato confronto, e questo saliscendi appare, così com’è, perfettamente naturale: perché questa, ancor prima di essere il racconto di una carriera, è la storia di una vita, costellata da incontri con uomini straordinari, capaci di illuminare anche una strada così illustre. Dall’Iran agli Stati Uniti, dalla Somalia al Bangladesh, poi il Sudan, la Libia, l’Egitto, portando nel cuore a ogni incarico arricchito di nuove esperienze la sua Italia, da sempre rappresentata con grande orgoglio e professionalità. Tuttavia, il valore di “Una vita in diplomazia” non si esaurisce nel raccontare l’uomo dietro l’Ambasciatore: è uno spaccato storico e culturale dei Paesi in cui Claudio Pacifico è stato attivo, in grado di ritrarre con grande dovizia di particolari le sfumature e le differenze che li contraddistinguono, divenendo uno strumento di testimonianza del cambiamento che ognuno di essi ha vissuto.
Nato a Roma nel 1947, Claudio Pacifico si è specializzato in discipline internazionali alla Johns Hopkins University di Bologna e al Winston Churchill College di Cambridge. Nel 1974 ha iniziato una carriera diplomatica durata 38 anni, durante la quale ha svolto servizio in molti luoghi di cruciale importanza per gli interessi del nostro Paese, ma anche in molte sedi spesso difficili e pericolose, se non addirittura veri e propri teatri di guerra come: l’Iran, la Somalia, il Sudan, la Libia, il Bangladesh. Nel 1991 è stato nominato per la prima volta Ambasciatore d’Italia a Dhaka in Bangladesh. Negli anni a seguire, è stato insignito di una lunga serie d’incarichi sempre più importanti: Ambasciatore in Sudan, in Libia, in Egitto e qui Rappresentante italiano presso la Lega Araba. Nel gennaio del 2008, è stato nominato, al grado apicale della carriera diplomatica, Ambasciatore di grado. Per l’importanza e l’eccellenza del suo servizio ha ottenuto, inoltre, importanti onorificenze arabe e italiane, come quella di Cavaliere di Gran Croce concessa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Saggista e scrittore, è stato anche impegnato nella stesura di molti articoli e saggi di analisi e politica internazionale, tradotti e pubblicati anche in inglese e arabo. Dal 2013 è presidente onorario della casa editrice tifernate LuoghInteriori e presidente dell’Istituto Euro-Mediterraneo e per il Mondo Arabo.