Venerdì prossimo, alle ore 19, all’Auditorium Rainer III (Bld Louis II – Monaco) il Comitato di Monaco della Società Dante Alighieri, con l’Alto Patrocinio di S.A.R. la Principessa di Hannover e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco, ospita il Segretario generale Alessandro Masi che presenta al pubblico il libro “Vita maledetta di Benvenuto Cellini” (Neri Pozza 2023).
Ad introdurre la serata sarà l’esperto d’arte Alfredo Pallesi. Alcune letture saranno invece affidate all’attore Remo Girone.
“Infinite sono le gioie e le pene di questa mia scellerata vita che non se ne possono contare”, scrive Cellini nella sua autobiografia. Scultore, orafo, musico e scrittore, autore di una delle più celebri e avvincenti autobiografie della storia dell’arte, Benvenuto Cellini rappresenta il volto più controverso e sofferto di tutto il Rinascimento. Forse più ancora di quella di Caravaggio, la sua esistenza è stata segnata dalla violenza, dal crimine e dalla provocazione, ricca di colpi di scena, di avventure e leggendari cimenti. Il protagonista di questo racconto è capace di grandi imprese e di atti eroici, come la coraggiosa difesa di Roma dalle mura di Castel Sant’Angelo durante il Sacco del 1527, ma anche di memorabili scontri con i pontefici Clemente VII e Paolo III, che pur non risparmiando riconoscimenti al suo genio artistico, gli procurarono sofferenze e delusioni. Incarcerato nelle segrete della Mole Adriana e liberato grazie all’intervento del Re di Francia, Benvenuto Cellini conobbe onori e gloria con la realizzazione di capolavori come la Saliera di Francesco, oggi nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, o, successivamente, con la straordinaria impresa della fusione in bronzo del Perseo, realizzato a Firenze per il duca Cosimo I.
Alessandro Masi, attraverso le parole dell’orafo fiorentino, ripercorre le incredibili gesta di un uomo privo di scrupoli, assassino e ladro all’occorrenza, omosessuale dichiarato e per questo più volte processato, condannato e imprigionato: una vita maledetta, insospettabile e al contempo modernissima.
Alessandro Masi, storico dell’arte e giornalista, è Segretario generale della Società Dante Alighieri. I suoi interessi spaziano dal futurismo (Zig Zag. Il romanzo futurista, il Saggiatore) a trattati di politica culturale del ventennio fascista (Giuseppe Bottai. La politica delle arti. Scritti 1918-1943, Editalia). Il suo recente studio sull’arte italiana a cavallo tra fascismo e repubblica (Idealismo e opportunismo della cultura italiana. 1943-1948, Mursia) ha dato vita a un lungo dibattito sulla figura di Palmiro Togliatti e gli intellettuali.
Per partecipare all’evento: info.dantemc@gmail.com