“La crisi in Nagorno Karabakh necessità di un impegno e di una attenzione maggiore da parte della comunità internazionale rispetto a quanto avvenuto in questi giorni e negli ultimi mesi”: questo il monito di Andrea De Priamo, Senatore di Fratelli d’Italia, che sottolinea: “Non intervenire in conseguenza di una azione militare, quale quella messa in atto da parte delle forze militari azerbaigiane, significa rischiare oggi una nuova drammatica escalation bellica, mentre il conflitto in Ucraina è ancora pienamente in corso. Occorre una capacità di riaprire il dialogo tra le parti e garantire il rispetto del diritto internazionale. Da tempo le autorità armene segnalano la chiusura del corridoio di Lachin da parte delle autorità azerbaigiane e le relative drammatiche conseguenze per la popolazione senza ricevere una adeguata attenzione a questi appelli, che anticipavano il rischio di quanto poi accaduto. Si metta subito fine a questa situazione attraverso la diplomazia e il diritto internazionale e si chieda l’immediata riapertura del corridoio di Lachin e la cessazione di qualsiasi ostilità tra le due parti”.