L’Instituto Cervantes di Napoli, in collaborazione con Colonnese Editore, presenterà il prossimo 18 ottobre, alle ore 18, nella sede di Via Chiatamone “Un Mondo Nuovo“, romanzo storico di Gennaro Matacena, architetto, armatore e scrittore.
L’autore animerà una stimolante tavola rotonda, in dialogo con l’antropologa Mariella Pandolfi, docente presso l’Università di Montreal, Titti Marrone, giornalista e saggista e Carlos Maldonado Valcárcel, console generale di Spagna a Napoli.
Il momento storico, che fa da sfondo alle vicende narrate nell’opera, è l’inizio del Cinquecento, quando, di fatto, avviene l’unificazione territoriale della Spagna grazie al matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona. È quell’affascinante periodo di svolta che, dopo il regno aragonese ed un breve interregno francese, vedrà instaurarsi a Napoli una monarchia spagnola che durerà due secoli.
A Napoli c’è Gonzalo Fernández de Córdoba, il Gran Capitán, il primo Viceré, che già da tempo si stava adoperando per una Spagna unita. Alla guida di un esercito eccezionale per quei tempi, riconquista, sottraendolo ai Francesi, il Regno di Napoli per il suo re, Ferdinando il Cattolico. Tuttavia, proprio a causa delle vittorie brillanti di cui costella la propria carriera, il Gran Capitán suscita un sospetto tale da essere percepito come una minaccia dallo stesso re, e quando in Spagna giungono voci che voglia diventare re di Napoli, la fiducia che ripone in lui Ferdinando, viene compromessa. Ed è qui che entra in gioco il protagonista assoluto del romanzo, il nobile Andreu, inviato a Napoli da Barcellona proprio dal re Ferdinando per spiare il Gran Capitán e scoprire le sue vere intenzioni.
Le vicende di Andreu portano il lettore a percorrere un momento storico di profonda trasformazione che vede Napoli acquisire un ruolo sempre più centrale nell’ambito dell’impero spagnolo. Al tempo stesso può seguire la grande intensità delle emozioni che investono il protagonista durante queste vicissitudini. Andreu, infatti, torna a Napoli, dove ha vissuto un tempo, e questo fa riaffiorare in lui ricordi potenti di quel passato. Il confronto, nell’animo del protagonista, tra i suoi trascorsi a Napoli, i sogni e gli amori, e l’esperienza professionale e di vita del momento, rappresenta un nodo significativo della narrazione. Ma il fil rouge che percorre il romanzo, è la preoccupazione costante che pervade Andreu per Didac, suo figlio, che ha deciso di intraprendere l’avventura oltreoceano, nel Nuovo Mondo. Medaglia dalla due facce in conflitto stridente, la conquista delle Indie Occidentali rappresenta per la Spagna una fonte immensa di ricchezza che ne accresce il potere e la innalza a unico baluardo possibile contro la minaccia musulmana. Tuttavia, i racconti sulle crudeltà e le barbarie inflitte alle popolazioni indigene dai conquistadores, gettano un’ombra sulla bontà della missione di conversione in quelle terre lontane. Il lettore seguirà l’appassionante storia di Andreu, del suo destino e di quello di un mondo in trasformazione.
Gennaro Matacena ha esordito nel 2016 con il romanzo I giardini di Aglaura (Rogiosi). Architetto con un’innata vocazione di narratore, curioso e appassionato nel lavoro e nella vita, ha spaziato come saggista dal restauro architettonico alla museografia, fino all’archeologia industriale e alla storiografia architettonica. Attivo sia in Italia che all’estero, col suo team ha lavorato a grandi progetti per i musei di Capodimonte (Napoli), dei Fori Imperiali e dei Mercati di Traiano (Roma), del Museo europeo di arte contemporanea (Palermo); nonché al recupero del borgo medioevale di Postignano (Perugia).