Di seguito trascriviamo il testo del post pubblicato ieri sui profili social ufficiali dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia:
“Sui social network circola un video con un episodio oltraggioso di persecuzione, a cui il 22 dicembre 2025, presso l’Università di Napoli Federico II, è stato sottoposto un gruppo di personalità pubbliche italiane che partecipavano alla conferenza “Russofilia, Russofobia, Verità”, organizzata dalla sezione locale dell’ANPI. La parte russa ha sempre avvertito che il sostegno illimitato ai sostenitori del regime neonazista e terrorista di Kiev favorisce il trasferimento nella penisola appenninica dei peggiori rituali e pratiche che dominano in Ucraina dal 2014: brutalità, radicalismo, intolleranza, nazionalismo primitivo, repressione del dissenso, xenofobia e altro ancora. Tutto ciò porta inevitabilmente alla “ucrainizzazione” della politica italiana e, in generale, della vita pubblica, con il silenzioso consenso — e di fatto con la complicità — delle autorità. Tutto questo si è manifestato con particolare evidenza durante l’incidente di Napoli. E, purtroppo, non è la prima volta negli ultimi tempi. E a cosa possa portare la “ucrainizzazione” lo dimostrano eloquentemente gli auguri di morte inclusi nel messaggio natalizio del capo della criminale e corrotta giunta di Kiev. Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai cittadini italiani che sono diventati vittime degli “ukronazisti” e dei politici italiani irresponsabili che li assecondano”.
Immediata la replica degli attivisti pro-Kiev: “Oggi – si legge in una nota di Ora!, Azione, Più Europa, Radicali Italiani e Liberi Oltre Le Illusioni Aps – l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia – attraverso i propri canali social ufficiali – ha parlato di una presunta ‘ucrainizzazione dell’Italia’, utilizzando un’espressione polemica e strumentale che rovescia deliberatamente la realtà dei fatti. Il riferimento è a un convegno svoltosi a Napoli, presso l’Università Federico II, dichiaratamente filorusso e organizzato dall’Anpi, con la partecipazione del professor Angelo D’Orsi e di Alessandro Di Battista. È un dato storico e politico incontestabile che sia stata la Federazione Russa a invadere militarmente l’Ucraina, violandone la sovranità nazionale e dando avvio a un conflitto che ha provocato migliaia di vittime civili, distruzioni diffuse e una grave crisi umanitaria tuttora in corso”.

