Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, ha presentato ieri una visual novel dedicata a Palazzo Farnese, disponibile su cellulari e computer, in italiano, francese e inglese, un progetto che unisce Patrimonio e innovazione, realizzato grazie al Fondo per il sostegno all’innovazione nella comunicazione del Ministero francese dell’Europa e degli Affari Esteri.
Palazzo Farnese, perno romano della relazione tra Francia e Italia, sempre più aperto ad un pubblico eteroclita, ha quest’anno celebrato i 150 anni di presenza dell’Ambasciata e dell’École Française de Rome. Il videogioco presentato equivale ad una vera e proprio immersione poetica e ludica nei meandri dell’edificio e offre 12 chances di scoprire l’anima del Palazzo attraverso storie nuove, dal giardino ai sotterranei, dai Camerini al salone giallo, passando nel Salone d’Ercole o da quello rosso, sbirciando nella Galleria dei Carracci: ideale per tutte le età, è pensato per tutti gli amanti del gioco, della cultura, e del Patrimonio in generale.
“Il progetto – ha spiegato l’Ambasciatore Briens – nasce dall’intento di offrire al pubblico romano, italiano, francese e internazionale la possibilità di entrare qui a Palazzo Farnese in un modo diverso, di rendere accessibile questo luogo illustre grazie a nuovi media e a progetti innovativi. È nata cosi’ la prima visual novel dedicata alla nostra sede diplomatica e alla sua storia: 12 storie da giocare e rigiocare secondo l’ordine determinato dalla cadentia, parola latina da cui deriva chance, ovvero lancio, cadere dei dadi“.
Codiretto dall’Ufficio stampa e comunicazione dell’Ambasciata, che ha applicato con successo il bando per l’innovazione nella comunicazione del Ministero francese, la creazione della visual novel è stata affidata a professionisti del settore: lo studio “We Are Muesli” per la realizzazione del gioco, e Diego Grammatico per la sua consulenza e supervisione del progetto, tutti presenti nella sala di cinema Anna Magnani di Palazzo Farnese per raccontare le varie fasi del progetto.
“Per noi il gioco è un linguaggio artistico al pari di altri: permette di avvicinarsi alla cultura non solo guardandola, ma vivendola in prima persona. Con Cadentia Farnese abbiamo lavorato come artigiani digitali, intrecciando parole, segni grafici, musica e codice di sviluppo per restituire, con scelte essenziali, la complessità storica e artistica del Palazzo in un’esperienza semplice ma profonda” spiegano dallo studio We Are Muesli, riassumendo l’approccio utilizzato nella realizzazione di videogiochi culturali.
“Quello che presentiamo oggi – ha commentato Diego Grammatico – non è solo un videogioco, ma un prodotto culturale che vuole arricchire chi ne farà esperienza. In tal senso, il settore dei videogiochi è ancora agli albori ed è da relativamente poco tempo che abbiamo iniziato a scoprire le possibilità narrative ed emotive di questo medium. In un futuro non troppo lontano, vivremo con molta probabilità in un mondo dove il videogioco, inteso come racconto digitale interattivo, sarà la prima forma di espressione creativa“.
Pronti a lanciare i dadi?
Lanciando i dadi è possibile immergersi nella storia di Palazzo Farnese attraverso 12 storie, scoprendo i misteriosi mosaici antichi custoditi nei sotterranei, origliando il dietro le quinte della diplomazia, o vedendo i graffiti fatti da allievi del Settecento nella Galleria dei Carracci riscoperti in un recente restauro.
Sarà possibile anche Incontrare la mente geniale di Michelangelo alle prese con la trasformazione del Palazzo ma anche con la propria vita, entrare nel celebre secondo atto di Tosca, tra capolavoro e sogno di Puccini, vivere la festa francese più attesa dell’estate e l’arrivo della musica elettronica nel cuore del Palazzo.
Lasciatevi guidare dalla chance, dal cadere dei dadi: il Palazzo si scopre e si riscopre all’infinito con 12 storie da giocare e rigiocare per esplorarne tutti i segreti.

