Il Consolato Generale degli Stati Uniti ha ospitato ieri la XVII edizione del Premio Giornalistico Amerigo, riconoscimento che ogni anno celebra i professionisti capaci di raccontare l’America agli italiani e, viceversa, l’Italia agli americani.
La cerimonia si è svolta alla presenza della Console Generale Daniela Ballard, del Presidente Nazionale di Amerigo Edoardo Imperiale, e di numerosi rappresentanti istituzionali e diplomatici, confermando il prestigio di un appuntamento ormai consolidato nel panorama culturale e giornalistico.
Di assoluto rilievo, come consuetudine il parterre dei vincitori: ad Anna Lombardi de “La Repubblica” è andato il Premio per i Quotidiani, a Paolo Cappelli di Rai News 24 quello per i Media Audiovisivi, mentre Elena Tempestini del Blog Prospettive ha ricevuto il Premio per il Giornalismo online. Il Premio No Fake News, dedicato all’impegno contro la disinformazione è stato assegnato ad Alessandro Marenzi di SkyTG24, mentre il Premio Speciale 2025 è stato conferito a Maurizio Caprara del Corriere della Sera per la sua autorevole voce nell’analisi della politica internazionale
Accanto ai riconoscimenti principali, il Premio Amerigo ha confermato la sua vocazione internazionale con riconoscimenti a figure di spicco della scena internazionale: David Wiener, fotografo statunitense ha ricevuto il Premio Fotografia, Chiara Albanese (Bloomberg News) il Premio America per chi racconta l’Italia agli americani, Sarah Wheaton (Politico Europe) il Premio Europa, dedicato ai giornalisti della Comunità Europea.
La mattinata fiorentina ha riunito personalità del mondo del giornalismo e della diplomazia. Tra i presenti, oltre ai rappresentanti della Missione Diplomatica Americana di Roma, anche Massimo Cugusi (ENAM), Giampaolo Marchini (Ordine dei Giornalisti della Toscana), Michele Ricceri (Coordinatore nazionale del Premio) e Piero Meucci della Commissione Tecnica. Numerosi i soci e amici di Amerigo presenti, provenienti dai chapter di Firenze, Milano, Napoli e Roma.
ll Premio Amerigo porta la firma dell’omonima Associazione, che raccoglie gli international visitors italiani selezionati dall’Ambasciata degli Stati Uniti per partecipare ai programmi culturali del Dipartimento di Stato americano. Un’iniziativa che, anno dopo anno, rafforza il dialogo transatlantico e costruisce un ponte culturale attraverso la voce dei giornalisti, protagonisti di una narrazione capace di avvicinare due mondi.

