Un evento di grande rilevanza istituzionale e culturale organizzato dall’Ambasciatrice di Albania presso la Santa Sede, Majlinda Frangaj: nelle splendide sale del prestigioso Palazzo della Cancelleria, a Roma, è andata in scena la “Giornata Culturale Arbëreshe”, iniziativa che ha rappresentato un tributo vibrante alla ricchezza storica, linguistica e spirituale delle comunità albanese in Italia.
Nel suo intervento, l’Ambasciatrice Frangaj ha definito la comunità arbëreshe come “un ponte tra i nostri Paesi che resiste al tempo e che si rinnova a ogni generazione, grazie alla forza della cultura e alla profondità della fede”, sottolineando poi come questa minoranza rappresenti “una storia di fedeltà alle proprie origini, dalla lingua alle tradizioni, ma anche di fedeltà dei territori italiani che li hanno accolti, una sorta di matrimonio culturale, spirituale e umano di straordinario valore”.

La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi sindaci arbëreshë, insieme a figure di alto profilo istituzionale, tra cui Blendi Gonxhja, Ministro del Turismo, della Cultura e dello Sport della Repubblica d’Albania, Andis Salla, Ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Repubblica d’Albania e Gianluca Gallo, Assessore alle Minoranze Linguistiche della Regione Calabria.

La loro presenza ha testimoniato il crescente riconoscimento internazionale del patrimonio arbëresh, e l’impegno congiunto per la sua tutela e valorizzazione.

La serata è stata arricchita da momenti di grande intensità culturale e artistica, tra cui: la conferenza sul risveglio della cultura identitaria arbëreshe nel Settecento, il concerto di polifonia tradizionale arbëreshe, la sfilata in costume tradizionale, l’esibizione del gruppo “Lule Sheshi” di San Costantino Albanese e la degustazione di prodotti tipici.

A coronamento della due giorni, la delegazione arbëreshe ha vissuto un momento di profonda spiritualità partecipando all’Udienza con Sua Santità Papa Leone XIV in Vaticano. In tale occasione, sono stati donati al Pontefice alcuni simboli della cultura arbëreshe, gesti carichi di significato che racchiudono secoli di storia, fede e resilienza.

