Una decina di militari sono stati arrestati in Benin dopo quello che il governo ha definito un “tentativo” di colpo di stato. Lo riferisce l’agenzia AFP, citando fonti militari e di sicurezza.
Secondo una fonte militare, gli arresti sarebbero 13. Un’altra fonte ha precisato che tutti i fermati sono militari, compresa una persona già congedata. Le autorità di sicurezza hanno confermato che si tratta di individui coinvolti direttamente negli eventi delle ultime ore.
Il ministro dell’Interno, Alassane Seidou, ha dichiarato che l’Esercito ha sventato un ammutinamento organizzato da un piccolo gruppo di soldati, che in mattinata aveva rivendicato la destituzione del presidente Patrice Talon. “Un piccolo gruppo di militari ha dato il via a un ammutinamento con l’obiettivo di destabilizzare lo Stato e le sue istituzioni. Le Forze Armate del Benin e i loro vertici hanno mantenuto il controllo della situazione e sventato il tentativo di golpe”, ha spiegato Seidou.
“La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia ad Abuja, competente per il Benin, seguono con attenzione l’evolversi della situazione” e “il ministro Antonio Tajani è costantemente informato”. Lo riferisce su X la Farnesina, invitando per qualsiasi emergenza o segnalazione a contattare l’Unità di Crisi al +39 06 36225 o unita.crisi@esteri.it o l’Ambasciata al +234 803 5235848.
Fonti vicine al presidente hanno fatto sapere che Talon, al potere dal 2016, è al sicuro.
